“La cosa più assurda è che per una volta tanto non sono i soldi  a mancare bensì la volontà a rispettare cittadini indigenti e famiglie ormai al collasso!”. Senza mezzi termini la dura accusa di Massimiliano Pignoli, Capogruppo del Fli in Consiglio comunale a Pescara, tornato questa mattina a denunciare lo stato in cui versano più di 1000 famiglie molte delle quali rischiano di vedersi interrotta l’erogazione di acqua, luce e gas non essendo state pagate le bollette che eppure un’apposita voce del bilancio dello scorso anno, del 2012 quindi, aveva previsto stanziando, appunto, circa 70 mila euro da destinare a questa voce di “spesa sociale” come potremmo definirla. Del resto prima di essere definitivamente accertata come “famiglia indigente” la stessa deve passare per verifiche, dichiarazioni e perizie di apposite commissioni comunali atte a verificare che effettivamente quanto economicamente dichiarato ( spesso redditi al di sotto della soglia di povertà) siano tali da non permettere nemmeno la sopravvivenza dello stesso nucleo familaire. Una denuncia quella di oggi di Pignoli che ha visto nei mesi scorsi scendere in campo, chiedendo garanzie e lo sblocco dei fondi, anche gli assistenti sociali comunali che ben sanno cosa voglia dire per quelle oltre 1000 famiglie cosa vuol dire non avere spesso nemmneno 10 euro per la spesa più urgente.L’assessore competente per delega , Cerolini, è stato già intreressato dell’emergenza e la speranza di tutti, famiglie in primis, è che fondi pronti e spendibili vengano a loro e ai propri figli destinati : “Anzichè continuare a pagare consulenze artistiche, urbanistiche e via dicendo – polemizza Pignoli – non dovrebbe per un comune che si rispetti venire prima la fame delle famiglie veramente bisognose?”.

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