La serata del Ferragosto ha tenuto col fiato sospeso i militari della Capitaneria di Porto di Pescara, che dopo una lunga giornata di attività e controlli preventivi sia in spiaggia che in mare, hanno ricevuto una concitata chiamata di soccorso attraverso il numero blu 1530. Erano le 20:30, quando la Sala Operativa ha ricevuto una telefonata da parte di un ragazzo che segnalava di essere a bordo di un gommone in balia delle onde, a distanza imprecisata dalla costa, in evidente difficoltà, dato anche il mare particolarmente mosso. Il segnalante riferiva solamente di essere partito dal Porto Turistico di Pescara poco prima in direzione sud, insieme ad altri 4 ragazzi, due dei quali erano finiti in mare facendo perdere ogni traccia di sé. La Capitaneria di Porto ha inviato immediatamente la motovedetta di servizio, la quale, nonostante l’imprecisione della segnalazione, priva di ogni riferimento a coordinate geografiche e distanza dalla costa, ha individuato in breve il gommone alla deriva. L’imbarcazione, che gli occupanti apparivano totalmente incapaci di governare, è stata “domata” da uno dei militari della motovedetta intervenuta, che dopo un difficile trasbordo in mare aperto, ha abilmente preso la condotta del mezzo alla deriva. Successivamente motovedetta della Guardia Costiera e gommone con al comando il militare della Capitaneria, hanno iniziato una capillare e difficoltosa ricerca dei due naufraghi mancanti all’appello, individuandoli e portandoli in salvo in breve tempo. I ragazzi tratti in salvo, tutti in buono stato di salute, sono stati sbarcati al porto turistico, e accompagnati in ospedale per accertamenti precauzionali. Da una ricostruzione successiva dell’accaduto sembrerebbe che i 5 ragazzi, fra cui due donne, erano usciti per mero divertimento, e che i due ragazzi si erano tuffati volontariamente in mare per un bagno, con indosso i giubbotti di salvataggio. Una parentesi di incoscienza ed imprudenza, che ha animato la chiusura di una giornata che, fino a quel momento, aveva registrato un buon comportamento di turisti e bagnanti sulle nostre spiagge. Tutto si è risolto per il meglio. Ma simili comportamenti vanno assolutamente evitati, spiega in una nota la guardia costiera.

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