video » Giovanni Paolo II, il Santo che amava l’Abruzzo

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papa giovanni paolo IIUfficialmente sette le visite in Abruzzo, in realtà, sono state molte di più. Papa Wojtyła amava soprattutto le nostre montagne e si faceva accompagnare sui nostri monti non solo per pregare ma anche per sciare, passeggiare, riflettere. Le immagini di repertorio, le foto scattate e quelle “rubate”, mostrano come già qualche anno dopo la sua elezione, avvenuta nel 1978, Papa Giovanni Paolo II, si recò in Abruzzo, a San Salvo, Avezzano, Atri, Rocca di Mezzo, Isola del Gran Sasso, L’Aquila, le province di Teramo, Pescara, incontrando i lavoratori delle aziende metalmeccaniche, i fedeli, la gente. Su tutte le storie comuni e straordinarie nello stesso tempo, quella del pastore di Camarda che si imbatté per caso nella macchina del Papa, il quale abbassò il finestrino, lo salutò ed accettò l’invito del pastore a sostare, seppur per qualche minuto, nella sua abitazione ai piedi del Gran Sasso. Da domani, ci sarà un Santo in più a vegliare sul tetto dell’Abruzzo, Karol, l’uomo venuto da lontano che conquistò il cuore di intere generazioni cresciute con lui. Diversi, naturalmente, i pullman che partiranno dall’Abruzzo alla volta di Roma dove Giovanni Paolo II ed un altro grande Papa, Giovanni XXIII, saranno canonizzati da Papa Francesco. Diceva che le nostre montagne gli ricordavano quelle della sua natìa Polonia, per questo Papa Wojtyla amava tanto le nostre vette e quella Chiesetta della Jenca, che ora è diventata un vero e proprio Santuario. In una intervista che il nostro collega Sergio Zappalorto, riuscì a catturare a Roma, Giovanni Paolo II si rivolge al popolo abruzzese, ringraziandolo per l’affetto e benedicendolo.


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