Torneranno nuovamente in Tribunale a L’Aquila il prossimo 10 ottobre i componenti della Commissione Grandi Rischi nella composizione dell’aprile 2009. Gli scienziati e i tecnici già condannati in primo grado dal giudice Billi lo scorso ottobre, in una sentenza che ha diviso e continua a dividere la comunità giuridica e scientifica internazionale, torneranno a deporre davanti ad un magistrato. Si tratta stavolta del Gip Giuseppe Romano Gargarella, ed il procedimento è quello relativo alla posizione di Guido Bertolaso. Un fascicolo, che nonostante la prima richiesta di archiviazione avanzata dalla stessa Procura, il giudice ha deciso di approfondire, disponendo ulteriori indagini tra cui l’incidente probatorio fissato appunto il 10 ottobre. L’accusa ipotizzata a carico di Bertolaso, sulla scorta delle note intercettazioni telefoniche, è quella di aver fatto pressioni fino ad indurre la Commissione Grandi Rischi a rilasciare quelle affermazioni rassicuranti, poi oggetto di condanna nel processo principale. Una “operazione mediatica” che però, secondo la stessa Procura, non vide la partecipazione attiva di Bertolaso, assente dalla riunione. L’obiettivo dell’incidente probatorio è dunque quello di raccogliere elementi di prima mano dagli stessi componenti la commissione, circa il presunto condizionamento della seduta del 31 marzo 2009. Un risultato probatorio a forte rischio, considerata l’eventualità che gli scienziati si avvalgano della “facoltà di non rispondere” accordata agli imputati di procedimento connesso. Le parti civili che stanno dando impulso a questo procedimento-bis hanno intanto chiesto che la fase probatoria suppletiva si avvalga di ulteriori testimonianze, come quella dell’ex capo della Protezione Civile Zamberletti e del ricercatore Giuliani, che lanciò l’allarme Radon. Su queste richieste l’orientamento del Gip non è ancora noto, così come non si conosce ancora la data dell’appello per il processo principale, quello in cui i commissari sono stati condannati a sei anni di reclusione e a risarcimenti di danni per milioni di euro.

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