video » Iaconi ” Con Corioni splendido rapporto. Ci sentiamo ancora”

iaconi andreaDomani sarà sicuramente all’ ADRIATICO da spettatore. Ha da poco concluso la sua avventura nel BRESCIA dopo tre anni e mezzo difficili ma assai soddisfacenti. Era arrivato nel club di CORIONI in un momento molto critico. Ha avuto il merito in appena sei sessioni di mercato di ridurre il debito da circa 60 a 17 milioni. Due le cessioni per così dire “eccellenti”: quella di SALAMON al MILAN( 4 milioni ) e del trequartista JUAN ANTONIO alla SAMPDORIA addirittura per 7 milioni. Stiamo parlando di Andrea IACONI anima del PESCARA per 14 anni, ancora legato da regolare contratto al club lombardo fino al 30 giugno 2016. ” Sì- dice al telefono in collegamento con la trasmissione “Solo Calcio”- verrò allo stadio e naturalmente tifero’ PESCARA che, secondo me, ha un organico di spessore tra i migliori della categoria. La squadra di BARONI, se non commette errori, secondo me è la grande favorita alla promozione in serie A. Uno dei motivi del divorzio dal BRESCIA è stato il ritorno di CALORI. Non avendo più potere decisionale( da circa due mesi c’ è SAGRAMOLA come amministratore e CASTAGNINI nel ruolo di d.s.) ho pensato bene di farmi da parte. Perché l’esonero di mio fratello Ivo ( in realtà era già accaduto nel 2003-04 a PESCARA) ? I motivi sono stati diversi. Di certo non legati al mancato utilizzo di QUAGGIOTTO, nipote dell’ ex Presidente Gino CORIONI cui sono legatissimo. Era solo una battuta in risposta ad una provocazione giornalistica. CORIONI non ha mai preteso che venisse impiegato un calciatore piuttosto che un altro. Sotto questo profilo, mio fratello ha potuto godere della massima autonomia. SALAMON è tra i calciatori più forti nel suo ruolo. Con noi giocava a tre in difesa, quasi da libero. Gli abbiamo cambiato ruolo. O meglio, l’ho suggerito io a CALORI. Poi è finito al MILAN per 4 milioni di euro. Adesso mi prendo una pausa di riflessione, o forse smetto. OLIVERI sta per rilevare la SAMBENEDETTESE?  Anche a me è arrivata questa voce. Se dovesse chiamarmi, ad Antonio non potrei mai dire di no. OLIVERI è stato senza dubbio uno dei migliori dirigenti italiani. La storia di VERRATTI ? Grazie per la domanda. Sento e leggo che ha parecchi padri. Le cose sono andate così. Un giorno Giorgio( REPETTO ) mi chiama e mi dice ” A Manoppello c’è un fenomeno. Si chiama Marco VERRATTI. Mi ha esortato ad andarlo a vedere. Io e Cetteo( DI MASCIO) non abbiamo perso tempo. Giorgio, che ha occhio, aveva perfettamente ragione. Con l’ARABONA di MANOPPELLO ci siamo messi subito d’accordo. Questa è la vera storia di Marco al PESCARA”. 


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