video » Il Governo blocca i fondi per l’Aeroporto

carmelo-imbriani

Rete8.itUn altro duro colpo rischia di abbattersi sul già precario stato economico della nostra Regione. Non c’è sviluppo senza infrastrutture e se saltano anche quelle poche che ci sono sarà dura evitare il pericolo di totale isolamento. Già note le scelte penalizzanti per l’Abruzzo in termini di collegamenti ferroviari, l’ultima batosta, in ordine cronologico, viene dal Consiglio dei Ministri che lo scorso 8 febbraio ha deciso di trascinare alla Corte Costituzionale la legge approvata in tutta fretta nell’ultima seduta del Consiglio Regionale per lo stanziamento di 5,5 milioni di euro in favore dell’Aeroporto d’Abruzzo. Questi fondi erano stati individuati tra le risorse vincolate destinate alle funzioni delegate dallo Stato in materia ambientale, ma secondo il Governo la normativa sarebbe in contrasto con l’articolo 117 della Costituzione, in quanto non è stata sottoposta al vaglio della Commissione Europea per il parere preventivo. In sostanza negli anni precedenti la Regione rifinanziava una norma del 2001 sulla valorizzazione dell’aeroporto attingendo dai fondi della legge per il marketing turistico già avallata dalla Commissione Europea, in questa occasione, invece, la Regione ha attinto ai Fas senza sentire il parere da Bruxelles ponendo il Governo nell’imbarazzante posizione di rischio infrazione dall’Unione Europea, da qui la legittima decisione di ricorrere alla Consulta. Ora per uscire dall’impasse l’unica soluzione é ricorrere ad una variazione di bilancio sperando, magari, in una sentenza favorevole seppure improbabile della Corte Costituzionale.Il presidente della Saga Lucio Laureti non appare, tuttavia, preoccupato: “La Regione si sta già adoperando per trovare una soluzione – ci riferisce – sono molto fiducioso anche perché questo Scalo, secondo quanto prevede il Piano Passera, può contare su un’ottima considerazione da parte del Governo.”

IL COMMENTO DI FLI
“L’ennesima bocciatura, da parte del governo nazionale, rimediata dalla Regione, questa volta sulla legge 69 del 28 dicembre 2012 che ha stanziato, illegittimamente secondo l’esecutivo, fondi per l’aeroporto d’Abruzzo, palesa impietosamente quanto sia inconsapevole, tracotante e deleterio l’atteggiamento della classe politica al governo dell’Abruzzo che si autocompiace non del nulla ma addirittura del peggio”. Lo dichiara il vice coordinatore nazionale di Fli, Daniele Toto, commentando la notizia dell’impugnazione dinnanzi alla Corte Costituzionale  della legge regionale che sovvenziona la Saga, la società della Regione che gestisce l’aeroporto d’Abruzzo.
“L’Abruzzo rischia di diventare, se non lo è già, come si continua a balbettare qui da noi, ma di incapacità legislativa. Ormai si è perso il conto delle nostre leggi regionali impugnate dal governo davanti alla Corte Costituzionale. Ce ne dovremmo vergognare. Lo facciamo noi in luogo di coloro che credono di aver salvato l’Abruzzo”, prosegue. “Se il giudice delle leggi confermerà i motivi di impugnazione di quella legge, la scomposta e superba esultanza, che ogni giorno monta a cavallo, dei nostri governanti, avrà drammaticamente affondato l’aeroporto e la sua società di gestione. In regione sono sempre convinti, a prescindere, di accumulare gli elogi che meritano e non s’accorgono che accumulano pure debiti. I 5,5 milioni di euro di passivo della Saga lo confermano”, continua l’esponente di Fli. “Il Governo ci ha ricordato che Pantalone non può più pagare, come vorrebbe la Regione, e che è giunta l’ora di mostrare, e dimostrare, capacità, quella che i governanti abruzzesi non hanno”, conclude Toto.


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