video » Il momento del lutto, della riflessione, del dolore

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fiaccolata6aprile2013In 12 mila hanno partecipato la notte scorsa a l’Aquila alla toccante cerimonia in ricordo delle 309 vittime del sisma che esattamente 4 anni fa ha colpito la città dell’Aquila. Un quarto anniversario che per il sindaco del capoluogo abruzzese Massimo Cialente “é quello più brutto perchè si é persa la speranza”. Dopo la fiaccolata, che ha dato tregua alla rabbia e alle polemiche che l’hanno preceduta, la messa solenne officiata dall’arcivescovo dell’Aquila, Giuseppe Molinari, ma prima la lettura dei 309 nomi delle vittime. Quindi la veglia delle 3.32, l’ora della drammatica main-shock con i 309 nove rintocchi. A seguire la messa celebrata dal vescovo ausiliare Don Giovanni D’Ercole. Tra la gente, con la fiaccola in mano, tanti amministratori e politici tra cui il ministro per la coesione territoriale, Fabrizio Barca, inviato dal premier per la gestione della ricostruzione, il sindaco Cialente, il presidente della Provincia Del Corvo, il presidente della Regione Chiodi, la senatrice Pd Stefania Pezzopane. A sfilare anche una trentina di parlamentari del Movimento 5 Stelle guidati dalla senatrice aquilana Enza Blundo e dal capogruppo al Senato, Vito Crimi. Presente anche una delegazione di familiari delle vittime della strage di Viareggio e della Thyssen. La sfilata della Memoria quest’anno ha anticipato l’orario e cambiato anche il tragitto passando volutamente per Via XX Settembre, la strada che taglia la zona che ha fatto registrare il maggior numero di vittime e che rappresenta uno dei pochi segni della ripresa. “Vedo tra gli aquilani con le fiaccole facce che ci credono, lo Stato non può non ricostruire questa città” ha detto il Ministro barca che però ha aggiunto “Ci vorranno ancora dieci quindici anni per rivedere il centro storico così com’era” ed ha poi sottolineato che con Cialente c’é piena condivisione sulle cifre ma la differenza é nei toni. Da parte sua il sindaco ha dichiarato che “ora servono i soldi qualunque sia il Governo, altrimenti la città muore.” Per il presidente della Regione Chiodi bisogna dire basta con la litania che i fondi non ci sono, ci sono ancora due miliardi. Come partecipazione emotiva – ha proseguito il Governatore – il primo anniversario resterà irripetibile. Secondo il presidente della Provincia Del Corvo: “Questa commemorazione doveva celebrare l’anno della svolta ed invece così non é stato.”


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