REDAZIONE- Se scaccia-crisi lo sapremo tra breve. Domenica, infatti, i biancazzurri sono attesi dal cimento interno assai probante contro la capolista FROSINONE). E’ stata, tuttavia, la vittoria dell’orgoglio e del gruppo. Il meglio nel secondo tempo. Non che il primo sia stato da buttare. La squadra, è vero, ha rischiato poco e nulla ma ha accusato troppo il colpo dopo la rete del vantaggio bresciano, peraltro casuale, realizzata da BENALI. Il BRESCIA si è limitato ad amministrare il vantaggio, mentre i biancazzurri si sono abbassati senza reagire se non nel finale di frazione. Problema senza dubbio di natura psicologica. Al rientro, la svolta con un atteggiamento e un piglio decisamente diversi, a prescindere dal sistema di gioco, mutato ben tre volte nell’arco dei 90 minuti. Dall’iniziale 4-4-1-1con PASQUATO alle spalle di MELCHIORRI, al 4-4-2 puro con due punte vere di ruolo ( MANIERO+MELCHIORRI), al 4-3-3 dei minuti finali( LAZZARI mezz’ala e tridente POLITANO- MANIERO-MELCHIORRI). Squadra, in realtà, da subito più alta e compatta. Premiata, insomma, l’intraprendenza. Certo, la scelta del 4-4-2 ha dato compattezza. Un sistema di gioco che offre una copertura centrale maggiore. Ma non è stata la chiave del successo, figlio, invece, del coraggio dimostrato nei secondi 45 minuti. BRESCIA può essere la svolta. Ma per saperlo bisogna infilare una serie di risultati consecutivi. Contro il FROSINONE, domenica prossima ore 15, previsto il rientro di PUCINO. Ai margini i “nazionali” BOLDOR, BJARNASON, MEMUSHAJ e lo squalificato LAZZARI. Convocati dal c.t. Alberigo EVANI( nazionale under 20) ZAMPANO e POLITANO, che, tuttavia, rientreranno in sede venerdì e, dunque, teoricamente saranno a disposizione del tecnico biancazzurro. Tra i ciociari dei tanti ex, assente SODDIMO per squalifica.
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