L’attenzione non è mai calata, grazie anche alla puntuale opera di informazione delle testate locali e anche nazionali, ma per la vertenza Italcementi evidentemente non basta. Per salvare il posto ai lavoratori dello stabilimento di Scafa occorrono proteste, fatti e azioni risolutive, anche se c’è chi teme che si stia lottando per una causa già persa in partenza. Comunque le riunioni si susseguono e molto – forse troppo – ci si aspetta da quelle romane. Anche oggi, al tavolo del Ministero dello Sviluppo economico, si parla di Italcementi, ma dello stabilimento di Vibo Valentia. Di Scafa invece se ne parlerà il 23 settembre, però i sindacati sono tutt’altro che disposti a farsi da parte. A Roma infatti ci sono anche loro, insieme a una sessantina di lavoratori abruzzesi.La protesta dei lavoratori della Italcementi di Scafa si è dunque spostata nella capitale, davanti al ministero di via Molise, dove rappresentanti dell’azienda e sindacati discutono dello stabilimento di Vibo Valentia. La vertenza abruzzese è scaturita dalla decisione dell’azienda di chiudere la sede di Scafa, contravvenendo all’accordo sottoscritto a gennaio di quest’anno sulla ristrutturazione (con cassa integrazione). A Roma, a fianco alle maestranze, c’è anche il sindaco di Scafa Maurizio Giancola. “Useremo questa occasione – dice Luigi Panza della Feneal Uil – per manifestare il nostro disprezzo nei confronti della società per gli annunci fatti e per il mancato rispetto degli accordi presi in passato. Saremo vigili, per evitare che la Italcementi cerchi di svicolare e di arrivare, attraverso la riunione di oggi, ad altre situazioni”, cioé per evitare che si affronti il tema dello stabilimento di Scafa, pur non essendo all’ordine del giorno. Si teme infatti che la Italcementi si adoperi, in questa fase, per una modifica della cassa integrazione passando da Cig per ristrutturazione a Cig per cessazione dell’attività. Il caso della Italcementi di Scafa è già stato al centro di un incontro che si è svolto la settimana scorsa a Roma tra le istituzioni locali (Comuni, Provincia di Pescara, Regione Abruzzo), i sindacati, il ministro Gaetano Quagliariello e il sottosegretario Giovanni Legnini, eletti in Abruzzo, che hanno assicurato il proprio interessamento a questa vertenza.

{avsplayer videoid=6512 }