Lanciano a metà dell’opera, nonostante contro il Trapani (10° pareggio per i rossoneri), abbia perso un’altra ghiotta occasione per mettere in cascina due punti importanti per il raggiungimento dell’obiettivo primario: raggiungere la quota salvezza, fissata intorno a 49-50 punti. I ragazzi di D’Aversa rimangono in zona play-off, confermandosi squadra difficile da battere (appena due sconfitte come la capolista Carpi). Sotto il profilo della prestazione, poi, le cose continuano ad andate bene: manovra avvolgente, attacco della profondità, punte che girano e arrivano al tiro quasi con facilità, la stessa facilità con cui i rossoneri colpiscono (purtroppo) pali e traverse, clamoroso quello di Vastola (il re con ben 5 legni in totale). Un pizzico di disattenzione, ma anche tanta sfortuna, nelle palle inattive con due autogol sfortunatissimi nelle ultime due gare interne. Insomma, meglio non pensarci e guardare al buono fatto e concentrarsi, lavorare per preparare al meglio le prossime partite, tutte molto impegnative per la qualità degli avverasi e per il tour de force che attende la squadra. In 15 giorni, infatti, si scenderà in campo 4 volte (sabato a Terni, venerdì 19 al Biondi con il Carpi, la vigilia di Natale a La Spezia e il 28 in casa con il Bologna), prima della lunga sosta di 20 giorni (la ripresa con la prima di ritorno il 17 gennaio).
Oggi doppia seduta. Da valutare le condizioni fisiche di Pinato, alle prese con un problema muscolare. Contro la Ternana mancherà Ferrario che, diffidato, col Trapani è incappato in un cartellino giallo che gli costerà la squalifica. Potrebbe essere l’occasione del rientro in squadra di Federico Amenta, che si allena regolarmente col gruppo da un po’. L’alternativa sarebbe spostare nel cuore della difesa il rientrante Aquilanti e fare giocare sulla fascia destra Conti. Al tecnico la decisione finale.

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