La società municipalizzata Asm, è stata di fatto esclusa dalla possibilità di occuparsi della selezione delle macerie del post terremoto.
Nel decreto legge dello scorso 24 aprile che ha introdotto nuove norme per le zone colpite dal sisma e per favorire la ricostruzione, non c’è traccia, infatti, di indicazioni sul ruolo che dovrebbe avere la società comunale. Il decreto, tra l’altro, oltre alla proroga dello stato di emergenza al 31 dicembre del 2014, introduce nuove norme per lo sblocco della situazione di stallo nello smaltimento delle macerie, determinata dalla scadenza del soggetto attuatore. “Avevamo inviato una proposta di modifica del testo del decreto che non è stata accettata”, spiega il Presidente dell’Asm Luigi Fabiani. Per completare il lavoro già avviato sarà sottoscritta una convenzione tra la stessa municipalizzata, l’Ufficio speciale per la ricostruzione, i Vigili del fuoco e l’Esercito per la demolizione della vecchia sede dell’Anas ed alcuni altri importanti fabbricati. I Vigili del Fuoco e l’Esercito potranno continuare ad occuparsi anche del trasferimento delle macerie pubbliche negli impianti di smaltimento e recupero. Quello che resta ora da chiarire è chi prenderà il posto della Asm, e già ci si chiede se l’attività della municipalizzata sarà svolta da un’impresa privata e nel caso quali saranno le modalità con cui verrà selezionata.

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