video » L’Aquila: “Bene l’inchiesta sui fondi antiviolenza”

Mons. Giovanni DErcole

violenza-donne 8Dopo l’avvio di un’inchiesta da parte della Procura della Repubblica dell’Aquila, l’avvocato Simona Ginnangeli, legale del Centro anti violenza del capoluogo abruzzese torna a chiedere che venga fatta definitiva chiarezza sulla destinazione dei fondi, 3 milioni di euro, stanziati nel post terremoto e destinati alla ricostruzione del centro anti violenza danneggiato dal sisma. Nel mirino della Procura, lo ricordiamo, sono finiti anche gli altri tre milioni di euro destinati a strutture per l’aggregazione giovanile dall’allora Ministro della Gioventù. L’avvocato Giannangeli ha ricordato come, nel 2011, con un’ordinanza firmata dal Presidente del Consiglio Berlusconi e dal Commissario Chiodi dei tre milioni di euro un milione e mezzo furono affidati alla diocesi e l’altro milione e 500 mila euro alla consigliera di pari opportunità per la realizzazione di un centro poliedrico per le donne. L’anno seguente, con un decreto del commissario Chiodi i fondi furono destinati al progetto “Samaria” della diocesi per la realizzazione di un centro anti violenza. Progetto che fu poi bloccato dalla Corte dei Conti che lo ritenne illegittimo. Oggi quei fondi – sottolinea la Giannangeli – sono ancora bloccati e dopo le ripetute denunce, le conferenze stampa e le richieste fatte in questi anni il legale del Centro anti violenza torna nuovamente a chiedere chiarezza sulla loro destinazione.


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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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