L’AQUILA – La vittoria non arriva, la tensione cresce. Al Fattori finisce 1-1 tra L’Aquila e Prato. I rossoblù, visivamente nervosi e contratti, regalano il primo tempo ai toscani interpretando bene solo la fase di non possesso, si svegliano nella ripresa fino al vantaggio e poi con la superiorità numerica concedono inspiegabilmente campo al Prato che pareggia con Bocalon. L’Aquila è spenta, non costruisce palle gol nel primo tempo, si accende grazie a qualche fiammata di Ceccarelli nulla più e non può bastare. Progressi ci sono stati nella fase di non possesso ma la soluzione al momento no ancora è lontana. Pagliari lascia a sorpresa fuori Corapi dall’11 con il debutto di Zappacosta, out Pomante per un problemino fisico: c’è Maccarrone con Zaffagnini. Dirige Colarossi di Roma 2. Poco o nulla da segnalare nel primo tempo, poca qualità di gioco mentre la fase di non possesso è fatta molto bene. Ne esce un quasi nulla di fatto con super Zandrini su Zanetto a salvare il risultato e la risposta al 38° di Ivusic su una gran giocata di Ceccarelli, di gran lunga il migliore dei suoi. Primo tempo opaco: se da un lato la squadra è più compatta in fase difensiva rispetto ad Ascoli è la fase offensiva che preoccupa: solo il duo Zappacosta – Ceccarelli costruisce qualcosa di interessante, nulla più. Ripresa. Si sveglia L’Aquila: Pacilli chiama Ivusic al non facile intervento poi entra Corapi accolto dall’ovazione del Fattori e la manovra si fa più brillante ma serve ancora super Zandrini a salvare su Bocalon: secondo miracolo su palla inattiva. Al 28° l’episodio chiave. Ceccarelli viene steso, doppio giallo e rosso per Ghidotti. Corapi trova l’angolino basso e l’Aquila passa in vantaggio. Con l’uomo in più la partita sembra chiusa ma l’Aquila inspiegabilmente si impaurisce e Permette al Prato di crederci. Bocalon scappa via , Maccarrone lo tocca e va giù in area. Rigore e rosso. 1-1 e parità numerica. Gli ultimi 5 minuti sono i migliori, per voglia di vincere e per aggressività: quella che troppo spesso è mancata. Sandomenico sfiora l’incrocio, poi si procura la punizione dla limite. Corapi centra il palo interno e la palla danza sulla linea. Come contro il Pisa, o forse anche peggio. Ieri Dallamano, oggi Perna. Finisce così tra i fischi e la delusione. Qualche considerazione. La prima. Unità di intenti da parte di tutti. L’Aquila calcio, dal presidente ai giocatori al magazziniere, deve essere un’unità unica con convergenza di vedute. E deve passare il messaggio di compattezza. Cosa che, pericolosamente, non sta accadendo. Aspetto tecnico. La squadra deve osare di più e sfruttare il tasso tecnico che ha a disposizione. Piacerebbe vedere quella voglia di vincere la partita che ha mostrato l’ascoli la scora settimana. Ma per far si che ciò accada serve quell’unità d’intenti di cui sopra. Oggi, prima che sia troppo tardi.

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