Chiesa dopo chiesa, strada dopo strada, pietra dopo pietra. Ecco la città che rinasce, goccia a goccia, dalla polvere e dalle macerie. Scene e sensazioni ancora impresse nella mente di chi c’era quel maledetto giorno dell’appuntamento con il destino, il 6 aprile 2009. Ora per L’Aquila è il momento della rinascita. Come quella della basilica di San Bernardino da Siena. Uno dei luoghi spirituali più cari agli aquilani, ma anche un gioiello artistico e architettonico di un barocco sobrio e luminoso. Sabato 2 maggio è il giorno della riapertura delle porte della chiesa, che saranno varcate da centinaia, o forse migliaia di persone nel giorno in cui le spoglie di San Bernardino, il grande santo che aveva L’Aquila nel cuore, torneranno a casa lasciando finalmente la chiesa provvisoria di Piazza d’Armi. A svelare le bellezze della basilica rimessa a nuovo e con decine di matrimoni già prenotati per il 2015, è il rettore padre Marco Federici. A partire dal 2 maggio la basilica tornerà anche nelle sue funzioni di sempre, con le messe celebrate al mattino dalle 8,30 alle 11,30, e nel pomeriggio alle 18,30.

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