Sono trascorsi 63 anni da quel 9 maggio del 1950 quando nel Salon de l’Horloge al Quai d’Orsay, l’allora ministro degli Esteri francese Schuman pronunciava il discorso dedicato alla proposta di creare un’organizzazione sovranazionale dell’Europa. La ricorrenza del 9 maggio, oggi a L’Aquila, è stata caratterizzata da una particolare solennità, coincidendo con la fase conclusiva per la preparazione dei documenti ufficiali per la candidatura della città a Capitale Europea della Cultura per il 2019. Così nell’Auditorium del Parco del Castello si sono confrontate le idee e le esperienze di quattro città che sono state, che saranno o che aspirano ad essere Capitali Europee della Cultura. Si tratta della portoghese Guimaraes, capitale nel 2012, la città di Valletta (Malta), candidata per il 2018, e poi Sofia e L’Aquila, candidate appunto per l’anno 2019. Fuori all’auditorium, poi, 150 ragazzi delle scuole medie Mazzini e Patini, si sono esibiti con la loro orchestra il coro e la banda, sotto il titolo “Cantiamo l’Europa dei Popoli”.

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