video » L’orso Stefano non è stato ucciso dai bracconieri

20130708 50245 orso brunounoAd ora resta in piedi soprattutto l’ipotesi della morte per avvelenamento che i medici veterinari dell’Università di Teramo accerteranno con dettagliati esami clinici i cui esiti, tuttavia, saranno resi noti solo tra diversi giorni. L’orso Stefano, meraviglioso esemplare di plantigrado maschio ritrovato cadavere nel cuore del Parco nazionale non è stato dunque ucciso dalla mano spietata di bracconieri, comunque spesso in azione in quelle aree protette, così come inizialmente ipotizzato: “I proiettili calibro 7.65 rinvenuti sul corpo dell’orso non sono stati mortali per Stefano e addirittura risalirebbero a parecchi mesi fa forse persino due anni – ci spiega il dottor Liberatore che abbiamo raggiunto telefonicamente ad Isernia. E’ stato lui, infatti, ad effettuare la prima ricognizione cadaverica sull’esemplare di orso marsicano e ci ha raccontato la storia di Stefano dai primi avvistamenti nel parco 6 anni fa quindi il nome che gli fu dato in onore del figlio di un vigilante che era nato qualche giorno prima. “Cianuro o stricnina in piccolissime dosi possono uccidere in poche ore 186 chili di salute – ci dice il veterinario Antonio Liberatore- sì, Stefano scoppiava di salute perchè nemmeno tre giorni prima lo avevamo avvistato e stava benissimo.Era morto da poco quando lo abbiamo trovato, accanto a lui un puledro quasi completamente divorato senz’altro dall’orso che tuttavia certamente non lo aveva ucciso e poco più in là una volpe però intatta. Era particolarmente vivace specie in pollai e ovili – conclude Liberatore – residenti e agricoltori spesso avevano segnalato Stefano e minacciato gesti poco amorevoli, sarà per questo che era pieno di pallini da caccia ma certamente ad ucciderlo non è stato un proiettile!”.


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