video » La musica di Johnny Cash per i detenuti di Chieti

cantante rock cashL’ardua strada del recupero e del reinserimento sociale dei detenutii può passare anche attraverso la musica. Le note e le parole del leggendario Johnny Cash sono entrate infatti  nel carcere di Chieti  per portare quel messaggio di speranza contenuto nel suo rock folk anni ’50. Giovedì scorso nell’ambito di una lodevole iniziativa si è tenuto il concerto di solidarietà in favore dei detenuti della Rock Band “Highway 61” composta da giovani musicisti pescaresi affiancati per l’occasione dal noto cabarettista abruzzese Germano d’Aurelio più noto come ‘Nduccio. Nel corso del concerto gli otto elementi della band hanno proposto un percorso di brani e letture del cantautore americano scomparso 10 anni fa, protagonista dello storico concerto nella “Folsom Prison” in California primo esperimento musicale in un penitenziario certo di essere compreso soprattutto dagli ultimi e dai sofferenti. Significative le sue parole “osservo da vicino questo mio cuore: Tengo continuamente gli occhi aperti”. La serata, presentata dal giornalista Luca Pompei, ha visto la partecipazione di tre lettori d’eccezione, un ex detenuto capace di rifarsi una vita il quale ha trovato anche un’occupazione presso un’importante impresa di chieti che produce serbatoi e due detenuti che con un pizzico di emozione hanno raccontato la vita di Cash. Insieme a loro il doppiatore Elia Iezzi che con la sua suadente voce ha declamato le traduzioni dei brani proposti. A fare gli onori di casa la direttrice dell’istituto penitenziario , Giuseppina Ruggiero, che ha ringraziato i promotori dell’iniziativa. In aperturra della serata il caloroso saluto dell’Arcivescovo di Chieti Vasto Mons. Bruno Forte che ha sottolineato come la musica sia in grado di educare il cuore degli uomini.


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