Scade oggi la cassa integrazione straordinaria per la Sixty di Chieti scalo e quella che sembrava una pura formalità, ossia la firma del passaggio alla cassa in deroga, per la quale firma giovedì scorso presso l’assessorato provinciale al lavoro di Chieti si è trasformata nell’ennesimo braccio di ferro tra i sindacati da un lato e la proprietà dall’altro.
E se Cgil e Cisl appaiono sempre più distanti, su fronti che ,e già da un po’, non sembrano essere in grado nemmeno più di dialogare ad oggi la vera preoccupazione è l’iter anche burocratico che la cassa in deroga dovrà rispettare con ciò che questo comporta in termini di tempi e rischi che non vada affatto facilmente a buon fine.
LA LEGGE, INFATTI, PREVEDE CHE NON L’AZIENDA MA SOLO ED ESCLUSIVAMENTE IL CURATORE O IL COMMISSARIO PUO’ FARE RICHIESTA DI TALE CASSA STRAORDINARIA SOLO ED ESCLUSIVAMENTE DOPO L’AMMISSIONE DELLA RICHIESTA DI CONCORDATO IN CONTINUITA’. 
E se la cassa integrazione in deroga è apparsa agli occhi dei più la strada più percorribile, specie nell’interesse dei lavoratori di Chieti scalo, più di un impedimento impensierisce e parecchio, a partire dalla regione che ha bloccato i fondi, passando per il CICAS commissione regionale , che si riunirà solo domani, e non ultimo per importanza il fatto che di fondi non ve ne sarebbero abbastanza e soprattutto quali saranno, una volta quantificati, saranno i criteri e i parametri di assegnazione.
Prossime mosse, della cgil almeno, un’assemblea tra mercoledì e giovedì con i lavoratori: “PER SPIEGARE LA SITUAZIONE E DECIDERE INSIEME COSA FARE. OLTRE A TUTTO CIO’, insiste il sindacato, NEL PUNTO 5 DELL’ACCORDO ERA PREVISTO CHE “LA SIXTY SPA SI sarebbe IMPEGNATA A CONSEGNARE ALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI IL PIANO CONCORDATARIO IN CONTINUITA’ DOPO IL DEPOSITO IN TRIBUNALE”. EBBENE IL DEPOSITO IN TRIBUNALE E’ AVVENUTO DA TRE SETTIMANE, LE RSU CGIL HANNO CHIESTO COPIA DEL PIANO ALL’AZIENDA LA QUALE per tutta risposta ha fatto sapere (testuali parole dei rappresentanti sindacali) CHE NON LA PUO’ CONSEGNARE!
QUALCUNO E’ ANCORA CONVINTO CHE ABBIAMO FIRMATO UN BUON ACCORDO? si domandano in molti amareggiati specie “per quel senso di presa in giro affatto rassicurante”

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