video » Lecce dei Marsi, l’addio Mario Spallone

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SPALLONE MARIOGremitissima oggi la chiesa di Santa Maria Assunta di Lecce nei Marsi dove si sono celebrate le esequie del professor Mario Spallone morto mercoledi’ scorso nella clinica romana ‘Annunziatella’ del fratello Dario. Spallone, che avrebbe compiuto 96 anni ad ottobre, era stato medico personale di Palmiro Togliatti, ma, piu’ in generale, di tutti gli esponenti di spicco del Pci. Tra gli altri aveva avuto come pazienti Nilde Iotti, Sandro Pertini ed anche Carlo Azeglio Ciampi. In chiesa una folla enorme, commossa, fatta prevalentemente di gente comune, ha tributato l’estremo saluto a Mario Spallone, proprio nel suo paese natale dove era stato anche sindaco dal 1970 al 1985. La cerimonia funebre e stata officiata dal vescovo ausiliare dell’Aquila, monsignor Giovanni d’Ercole, coadiuvato da altri quattro sacerdoti. Erano presenti tutti e tre i fratelli, Dario, Giulio, Ascanio. I figli Giancarlo, Alfredo e Marcello, tutti i nipoti e i parenti romani. Presenti i sindaci e gonfaloni di numerosi comuni tra cui Lecce nei Marsi, Gioia dei Marsi, Ortucchio, Trasacco e Avezzano, citta’, quest’ultima, dove Spallone era stato “esuberante” sindaco dal 1993 al 2001. Una numerosa delegazione di dipendenti di Villa Luana ha presenziato alla camera ardente allestita presso il palazzo comunale del paese natale. Tanti gli amici, i compagni di partito, ex parlamentari, dirigenti politici, amministratori locali presenti alle esequie. “E’ stato un comunista servente, ma credeva nell’umanita’ e per l’umanita’, per la gente comune, ha speso tutta la sua esistenza”. Cosi’ monsignor D’Ercole ha salutato nell’omelia il feretro di Mario Spallone. Altri discorsi funebri sono stati pronunciati dai sindaci, dal sindaco di Lecce nei Marsi e da un giovane del posto, Favoriti, che ha ricordato, lui giovanissimo, i rapporti molto stretti con l’anziano leader politico. La cerimonia ha avuto momenti toccanti e di alta commozione quando il figlio Marcello ha letto una poesia dedicata al padre. Poi un lungo corteo funebre si e’ snodato per le vie del paese con in testa la banda musicale, e si e’ fermato al cimitero dove Mario Spallone e’ stato tumulato nella cappella di famiglia, dove, tra gli altri, riposa la moglie Luana. Stamani a Lecce de’ Marsi, “Il Professore” era tornato tra la sua gente. Una breve sosta ad Avezzano, dove é stato sindaco dal 1993 al 2001 e poi nella sua Lecce nei Marsi, dove é stato il primo tra i primi cittadini e dove sono ancora le sue radici. Non a caso la camera ardente é stata allestita, per suo volere, nella sala del sindaco, meta di un flusso perpetuo di persone. Il ricordo commosso di uno dei suoi figli, Marcello: “L’abbraccio del suo popolo é il segno più evidente di quanto mio padre sia  stato amato dalla sua gente, ha lasciato un solco profondo impossibile da colmare.” Una delle figure più alte della politica italiana dal Dopoguerra in poi, comunista ma mai oltranzista, medico ed amico di Palmiro Togliatti del quale ammirava la capacità dello sguardo lungo verso il futuro, dove non era peccato pensare all’unità di tutte le forze democratiche ed antifasciste per il bene del popolo italiano. Ma al di là della sua figura di politico italiano oggi é il giorno del ricordo di Spallone sindaco della Marsica tutta, la sua Marsica che tanto gli deve: “Se non fosse stato per lui – ci confida il sindaco di Lecce nei Marsi Gianluca De Angelis – questo posto sarebbe ancora un agglomerato di baracche, tutto ciò che vedete, case, strade, é opera sua, gli dobbiamo molto e presto la piazza principale sarà intitolata al suo nome.”


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