FORLI’ – Tanti rimpianti, tanti infortuni, un palo, tante palle gol sciupate ma anche la consapevolezza che poteva andare peggio. A conti fatti un ottimo punto contro la miglior squadra del girone tra le mura amiche, una piacevole novità tattica, il 4 3 1 2 degli ultimi 30′ che ha regalato poesia sul non facile campo romagnolo. Peccato per il ginocchio di Ceccarelli, martedì ne saprmo di più mentre per Perna nulla di grave, solo indurimento muscolare. Triarico è la novità di giornata, 3 4 3 offensivo per Zavettieri e dopo 7 minuti lo show personale di Pacilli con tanto di rete dell’1-0 è da medaglia olimpica nello slalom speciale. Ma l’Aquila è anche da tiratina d’orecchie: la leziosità è troppa e la netta supremazia tecnica viene vanificata dall’aggressività dei padroni di casa che mettono in difficoltà gli uomini di Zavettieri. Il Forlì ringrazia le palle inattive: da azione d’angolo nasce il pari di Forte poi si fa male Perna e Zavettieri si gioca subito la carta Ceccarelli. Sul finire di tempo giocata di alta scuola, Sandomenico va in area, destro a giro e palo pieno. ad inizio ripresa il vantaggio romagnolo. Dijuric svetta ancora da angolo e Zandrini non può arrivare. Piove sul bagnato, Ceccarelli è steso da dietro ( i cartellini??) e si fa male al ginocchio: si teme una distorsione importante. Al suo posto Mancini. squadra ridisegnata, con l’ingresso di De Francesco per Triarico è 4 3 1 2 con Pomante e Zaffagnini che si alternano nel ruolo di terzino destro e Manuel Mancini tra le linee. La sua prova è da poesia pura, il Forlì va in bambola, Pedrelli si procura un rigore ( era punizione dal limite ma Catacchini andava  ammonito e dunque espulso) su una splendida intuizione di De Francesco. Corapi fa 2-2 poi nel finale la musica è tutta dell’orchestra rossoblù: Mancini scivola a tu per tu con Scotti, poi in pieno recupero Sandomenico fa tutto bene ma sempre a tu per tu con Scotti sfiora il palo. Una tiratona d’orecchie per la gestione del primo vantaggio, un plauso per come , con il 4 3 1 2, si è ripresa una partita che si stava mettendo male. Cancellare la leziosità e la superficialità iniziale è la parola d’ordine per il futuro.

{avsplayer videoid=12988}