video » Dragaggio, cessata la protesta della marineria

marineriaprotestapescaraNuova eclatante protesta della marineria a Pescara per il mancato dragaggio del porto. Gli operatori marittimi, dopo aver controllato che non c’era traccia delle due draghe promesse sino a pochi giorni fa, si sono spostati in massa sull’asse attrezzato, che collega Pescara e Chieti. In realtà una draga in mattinata ha iniziato ad operare e la seconda imbarcazione arriverà giovedì prossimo, ma il tutto non è sufficiente per reprimere la rabbia che cova ormai da tanti mesi. Armatori e pescatori, senza lavoro dall’anno scorso e senza soldi a sufficienza per sopravvivere, si sentono presi in giro dal ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture i cui annunci sono rimasti fino ad ora disattesi. A fine mese scadono i sussidi e la marineria non vede alcuna prospettiva positiva. La Cassa integrazione, non e’ stata erogata ad alcuni operatori per gli ultimi mesi del 2012, essendo intervenuto un blocco di fondi a livello nazionale, e per il 2013 non c’e’ certezza che ci sia la copertura di fondi, sempre per la Cig. La marineria poi chiede di non partecipare al fermo biologico, quest’anno, perche’ vorrebbe dire fermare nuovamente tutto, semmai l’attività in mare dovesse riprendere come sperano.
La protesta della marineria ha causato grossi disagi al traffico cittadino. All’imbocco dell’asse attrezzato sotto il Comune, sono stati sistemati tavoli e sedie. L’asse attrezzato è rimasto chiuso nel tratto tra il cementificio e il centro. Lunghe file di auto hanno caratterizzato Pescara e dintorni. Nel pomeriggio, poi, la protesta della marineria di Pescara e’ approdata a Palazzo di città, mentre proseguiva l’occupazione dell’asse attrezzato. Nel momento in cui il presidente del Consiglio Roberto De Camillis ha cominciato a fare l’appello dei presenti, armatori e pescatori, presenti in aula con una piccola delegazione, hanno cominciato ad urlare, facendo notare che “Il fiume sta morendo” e che “200 famiglie non sanno cosa mangiare”. Non essendoci il numero legale i lavori del Consiglio non sono cominciati. Poi l’incontro a porte chiuse con i rappresentanti della Regione. Dopo due ore di riunione è stato raggiunto l’accordo tra la marineria pescarese e la Regione Abruzzo, e simultaneamente i manifestanti hanno abbandonato l’asse attrezzato che dopo l’occupazione della mattina è tornato transitabile alle auto. Domani in Consiglio regionale verrà emendato il decreto per l’impiego di 650 mila euro relativi al fermo pesca straordinario di marzo e aprile 2013. 450 mila euro andranno alla marineria, e 200 mila euro agli operatori marittimi. Per la questione relativa alla cassa integrazione la Regione si è impegnata a trovare l’accordo con l’Inps per l’anticipazione di 700 mila euro che verrebbero stornati dai tre milioni di euro vincolati per la marineria pescarese nell’ambito del Decreto Sviluppo. A tal proposito il presidente Chiodi, che durante la riunione ha avuto un colloquio telefonico con il vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, ha detto che il 23 e il 24 aprile sarà a Bruxelles per cercare una accelerazione dello sblocco dei fondi europei destinati alla marineria pescarese.
Intanto la giunta comunale di Pescara ha deciso la sospensione, sino a marzo 2014, del pagamento dell’Imu, della Tarsu e dell’addizionale dell’Irpef comunale per gli esponenti della marineria di Pescara, dunque armatori, dipendenti, e coloro che sono collegati all’indotto della categoria, che da oltre un anno e mezzo non possono lavorare.


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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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