Le squadre si fanno in estate. La Virtus ha rispettato alla lettera o quasi la consegna, risultando una delle società di B che si è mossa meno sul mercato invernale. Qualche tentazione c’è stata, il DS Leone ha provato a portare in rossonero qualche altro giovane di prospettiva (dalla Juventus poteva arrivare il greco Donis che però ha preferito andare in A a Sassuolo, così come è sfumato all’ultimo istante il passaggio del giovane portiere Luca Maniero) ma in compenso è riuscito a trattenere Cerri (il Parma lo rivoleva per fare cassa e girarlo a qualche altra squadra) rinunciando anche a qualche buona offerta per Mammarella e Nunzella. Gli unici movimenti sono stati l’aqcuisto a titolo definitivo dell’esterno Elio De Silvestro (ex Carpi, ma di proprietà della Juventus), mentre in uscita sono stati rescissi i contratti con l’estremo difensore Branescu (tornato alla Juve che lo ha girato in Ungheria) e di De Vita (la punta del Verona è finita a Monza): giocatori che comunque non erano mai scesi in campo sotto la gestione D’Aversa. Insomma, nessun botto di fine mercato. Ma come dare torto ai dirigenti rossoneri: la squadra sta disputando un campionato d’alto livello (segno che il lavoro di costruzione del gruppo anche quest’anno è stato fatto con certosina professionalità dal DS Leone) senza contare che migliorare un gruppo è sempre difficile perché si rischia di alterare gli equilibri che ci sono. Virtus, dunque, che andrà avanti con l’organico di inizio anno, in attesa di recuperare definitivamente Cerri, Paghera e lo stesso Amenta, alle prese con una caviglia che non gli consente di giocare come sa. Per il resto, si pensa già alla trasferta di sabato a Frosinone, squadra che si è rinforzata con gli innesti di Lupoli (ex Varese sabato scorso a segno contro la Virtus), Cosic, Fois e Santana.

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