MONTESILVANO – E’ scontro politico al comune di Montesilvano tra le forze di opposizione ed il sindaco Di Mattia in merito alla realizzazione di un impianto per il trattamento biologico meccanico dei rifiuti. Il consigliere di opposizione di centrodestra Ernesto De Vincentiis della lista Montesilvano Futura, contesta in particolare, la delibera del 27 dicembre scorso con la quale l’amministrazione comunale ha dato incarico ad una società israeliana, La Arrows Ecology Engineering Ltd. di redigere un progetto preliminare ed un piano economico per il trattamento dei rifiuti per una spesa di 80 mila euro. De Vincentiis ritiene inoltre esagerato il costo dell’opera che per la realizzazione richiede un investimento di oltre 20 milioni di euro.
Immediata la replica del primo cittadino il quale in una nota afferma che la società Arrows Ecology Ltd detiene un brevetto di esclusiva mondiale, quindi anche in Europa, con numero di registrazione EP 1216101, riguardante un sistema di trattamento anaerobico dei rifiuti con l’utilizzo di acqua. Gli 80 mila euro già stanziati dal comune secondo Di Mattia, non sono da considerarsi una spesa fine a se stessa, ma un investimento virtuoso su un processo impiantistico – gestionale che porterà degli enormi benefici ambientali ed economici ai cittadini di Montesilvano ed al territorio stesso”.
Il sistema è di tipo innovativo, prosegue ancora il sindaco Di Mattia, non essendoci nulla di simile al riguardo e permette il trattamento dei rifiuti sia differenziati che indifferenziati riuscendo a raggiungere quote del 85-90 % di differenziazione dei rifiuti urbani di alta qualità, quindi limitando il conferimento in discarica a circa il 15-10 % dei rifiuti prodotti, sotto forma di materiale inerte quindi anche innocuo. Inoltre il sistema permette di produrre biogas (energia rinnovabile) e di accedere agli incentivi dei certificati verdi e di ottenere del fertilizzante. Essendo l’unico sistema sul panorama internazionale, il dirigente preposto ha utilizzato l’art. 57 c.2 lett. b del D.Lgs 163 del 12/4/2006 ricorrendo quindi alla procedura negoziata avendo come interlocutore un operatore economico determinato sulla base della titolarità del diritto di esclusiva.
Il compenso di € 80.000,00 come citato nella determina del dirigente responsabile, è da considerarsi comunque congruo rispetto alle prestazioni professionali necessarie ad elaborare un progetto preliminare molto dettagliato ed un piano economico finanziario di un’opera che avrà un costo stimato di circa € 20.000.000,00. Tale attività comporterà la presenza sul territorio di Montesilvano di diversi professionisti (perlopiù ingegneri) che giungeranno direttamente da Israele. Il finanziamento per la realizzazione dell’opera avverrà, qualora l’amministrazione lo ritenesse necessario ed opportuno, tramite l’apporto di capitali privati (project financing). De Vincentisi solleva inoltre dubbi sulla possibilità che il territorio di Montesilvano possa avere le caratteristiche tecniche e geofisiche adeguate ad accogliere un impianto di grande impatto ambientale. Su questo fronte il sindaco ha ribadito che l’affidamento dell’incarico del progetto preliminare citato e successivamente l’eventuale realizzazione del progetto stesso, si concretizzeranno solo previa verifica della disponibilità e contestualmente l’idoneità di uno o più siti all’interno del territorio comunale. A tal proposito a breve si avrà una relazione specifica.
Ulteriore e conclusiva precisazione è necessaria in relazione ai costi menzionati: non mere spese fine a se stesse, ma investimento virtuoso su un processo impiantistico – gestionale che porterà degli enormi benefici ambientali ed economici ai cittadini di Montesilvano ed al territorio stesso”.
Le posizioni restano pertanto ancora molto distanti e ci si augura che a farne le spese non siano le tasche dei contribuenti già chiamati a sostenere un aumento della Tarsu, la tassa per lo smaltimento dei rifiuti.
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