Il maltempo ha causato un’esplosione a Mutignano, dove è saltata la condotta principale del metano. L’esplosione del metanodotto è avvenuta attorno alle otto. Sul posto hanno operato i Vigili del Fuoco arrivati da Teramo, Roseto e Pescara. La condotta esplosa è del metanodotto della Snam. All’origine dell’esplosione ci sarebbe uno smottamento del terreno dovuto al maltempo, che avrebbe provocato la caduta di un traliccio della corrente sulla condotta. La Procura di Teramo ha aperto un fascicolo di inchiesta per l’esplosione. Le forze dell’ordine hanno sgomberato le abitazioni limitrofe all’incendio e hanno posto gli stabili sotto sequestro. Questa la testimonianza di un abitante della zona: “Abito a un chilometro e mezzo dall’incidente: ho sentito un boato immenso poi un crescendo come quello del rumore del motore di un jet, un ‘fruscio’ impressionante”. Michele Giorgione abita su un piccolo colle a poca distanza dal luogo dove è esploso il metanodotto.Il rogo altissimo causato dal cedimento del gasdotto è durato per una mezz’ora e si è esaurito progressivamente con la chiusura controllata del gas da parte dei tecnici della Snam. Tre anni fa nello stesso punto dove è esplosa la condotta del gas erano stati effettuati grossi lavori di consolidamento della tubazione. Lo riferisce il fratello di uno dei componenti della famiglia Ferretti che abita a pochi passi dal luogo della tragedia sfiorata

Otto le persone che sono state soccorse all’ospedale di Atri. Quattro, tra cui un bambino di dieci anni, sono stati ricoverate. Le altre quattro persone sono in stato di choc. Lo ha confermato la direzione sanitaria della struttura ospedaliera. Il ricovero del bambino sarebbe stato precauzionale. Condizioni serie per la madre, ricoverata in chirurgia.

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