Un coro di no quello che si è levato da istituzioni forze politiche e associazioni che hanno risposto all’appello alla mobilitazione di WWF e Confcommercio di Chieti per scongiurare l’insediamento petrolchimico Offshore “Ombrina mare 2”, autorizzato dal Governo Monti al largo della costa dei Trabocchi. Nella sala del Foro Boario di Chieti torna a respirarsi il clima della mobilitazione generale già scattata contro il Centro Oli di Ortona, ma con maggiore esperienza e un fronte ancora più ampio. In prima fila anche la conferenza episcopale abruzzese e molisana, con l’Arcivescovo di Chieti-Vasto Mons. Bruno Forte a ribadire il “valore etico della salvaguardia del creato”. Anche la Politica fa fronte comune: il Presidente Chiodi, accolto da qualche mugugno, conferma di non essere stato informato sul parere richiesto alla Regione dal Ministero prima dell’Autorizzazione, e si impegna a mettere in campo una contrarietà inequivocabile (Giovedì incontrerà il sottosegretario De Vincenti), così come quella di tutte le forze politiche, ribadita dai neoeletti parlamentari e dai consiglieri regionali che hanno partecipato all’incontro. Il 14 aprile si terrà una grande manifestazione unitaria di protesta. Se son rose… 

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