“Quanti posti di lavoro crea il no a tutto da parte dei politici regionali e del peggiore ambientalismo populista? E’ vero… Confindustria è di parte! Confindustria è contro chi vuole portare povertà e disoccupazione in Abruzzo!”. Così l’inizio di un lungo comunicato stampa a firma del Presidente di Confindustria Chieti Paolo Primavera in risposta alle ultime notizie sulla vicenda “Ombrina Mare 2”. Dopo il tavolo ministeriale di mercoledì convocato dal Presidente della Commissione Ambiente Ermete Realacci, lo stesso che al termine dell’incontro ha dichiarato : “Medoil ha davvero poche chances“, anche i sindaci Luciani e Lapenna avevano espresso tutta la loro soddisfazione per l’esito dell’audizione romana.
Dura e inequivocabile, di contro, la presa di posizione del numero uno di Confindustria Chieti Primavera : “E’ vero… Confindustria è di parte! E’ dalla parte delle imprese associate che creano lavoro e ricchezza in ogni settore produttivo. E’ dalla parte delle numerose persone, imprenditori e lavoratori, che per le opposizioni più strumentali a decine e decine di progetti industriali non possono creare lavoro. Confindustria – conclude la lunga nota – è dalla parte delle centinaia di imprese e migliaia di lavoratori abruzzesi del settore Oil&Gas che in decenni di attività hanno prodotto occupazione, tecnologia, qualità e sicurezza esportate in tutto il mondo”.
Continua a dividere, insomma, il progetto “Ombrina” e più in generale il discorso della petrolizzazione al largo della costa abruzzese : da un lato c’è chi già pensa di bissare la manifestazione di Pescara per dar voce al cresciuto coro del no, dall’altro lato c’è Confindustria cristallizzata in una posizione diametricalmente opposta.
“Confindustria Chieti non permetterà a nessuno di far saltare il tessuto industriale che con fatica resiste garantendo ancora il 30% del PIL regionale – esclama Primavera a conclusione del comunicato – Vigileremo con molta attenzione sulle scelte del prossimo governo regionale denunciando ogni iniziativa che vada in senso contrario allo sviluppo. I signori sindaci che non perdono occasione di vantarsi di aver bloccato questo o quel progetto dicano apertamente se nel loro territorio deve sparire l’impresa industriale!”.

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