video » Omicidio Silvestri: “Mi prendeva sempre in giro”

DomizianoDiDomizioHa reso piena confessione in nottata davanti al Pm Marika Ponziani, Domiziano Di Domizio, il 52enne di Chieti Scalo che ieri sera in preda ad un raptus ha strangolato la madre, Arcangela Silvestri di 83 anni, all’interno della loro abitazione al terzo piano in Via Scanno 2. L’uomo era affetto da anni da una grave forma depressiva dopo essere rimasto vittima di un incidente con la moto che l’aveva reso parzialmente invalido. Subito dopo aver strangolato la madre, intorno alle 20.00, si é barricato in casa e non ha voluto aprire la porta alla sorella Rita che viveva con loro. Preoccupata per la situazione la donna ha chiamato i Vigili del Fuoco che hanno sfondato la porta d’ingresso scoprendo il corpo dell’anziana donna, a quel punto, in pieno stato confusionale Di Domizio ha cercato di buttarsi dal balcone ma é stato bloccato da un fratello. Subito ricoverato al Pronto Soccorso ha reso parziale confessione ad uno psichiatra per poi raccontare tutto nei minimi dettagli al magistrato: “L’uomo veniva spesso rimproverato dalla madre – ci racconta il capo della Squadra Mobile di Chieti Francesco Costantini – che non sopportava di vederlo in quello stato, era anche in cura al Centro d’Igiene Mentale dell’Ospedale di Chieti, all’ennesimo pesante litigio non ha saputo trattenere la sua ira e l’ha strangolata.” L’incarico per l’autopsia sarà comunicato domani mattina ma é verosimile che Arcangela Silvestri sia morta soffocata. Maestra in pensione, madre di 4 figli, vedova da nove anni, Arcangela é descritta dai vicini di casa come persona affabile e gentile, sempre molto disponibile, Daniele Di Palma titolare di un negozio di articoli da sposa il cui locale era di proprietà della vittima, prova a darci una descrizione della vittima e del suo carnefice: “Era una signora squisita, sempre molto gentile dai modi garbati – ci racconta Di Palma – anche il figlio ci sembrava persona tranquilla anche se eravamo a conoscenza dei suoi problemi, passeggiava spesso qui intorno ma non ha mai creato particolari disagi.” Di Domizio é stato tradotto in nottata presso il carcere di Chieti dove viene tenuto sotto stretta sorveglianza.


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