video » Omofobia? Aspettando la legge, Ortona fa sentenza

gayDa una parte ci sono i palazzi del potere, quelli romani, dove persino una diritto fondamentale diventa ostaggio della politica. Dall’altra c’è la vita quotidiana, con i suoi piccoli episodi di ordinaria inciviltà e di stra-ordinario razzismo. Stavolta il calcio, con i suoi inqualificabili cori da stadio, non c’entra; tuttavia la distanza è minima, poiché l’intolleranza sa essere di casa ovunque. La questione riguarda la libertà di esprimere pensieri che la legge dovrebbe ritenere non solo inesprimibili verbalmente, ma inconcepibili umanamente. Pensieri omofobi, per la precisione. Parole omofobe, nella fattispecie. Parole come ri******e. Eppure l’omofobia, ossia la paura e l’avversione irrazionale nei confronti dell’omosessualità, nell’Unione europea è considerata analoga a razzismo, xenofobia, antisemitismo e sessismo, al punto che molti Stati hanno già introdotto strumenti di legge contro la discriminazione per orientamento sessuale e identità di genere. In Italia, proprio nei giorni in cui si parla della legge sull’omofobia – vista da qualcuno come grande conquista di civiltà, da altri come trappola invisibile, da altri ancora come ennesimo inciucio fra Pd e Pdl – nel dibattito si inserisce il giudice di pace del tribunale di Chieti, sezione distaccata di Ortona, che il 23 luglio ha condannato per ingiuria un uomo del posto, reo di aver apostrofato un concittadino con l’epiteto di cui sopra. E qui sì che c’entra la legge, perché se fosse in vigore la condanna avrebbe dovuto tenere conto dell’aggravante omofoba. Allo stato attuale, la Reale-Mancino punisce in maniera più pesante gesti, azioni, affermazioni perpetrati ai danni di minoranze solo per odio razziale o religioso. In queste ore il Parlamento propone di applicare la norma a garanzia delle minoranze per orientamento sessuale e identità di genere, ovvero omosessuali e trans. Vedremo, intanto a commentare la vicenda è l’Arcigay di Chieti, che nel comunicato diffuso ieri ha sottolineato come la violenza di matrice discriminatoria omosessuale venga ancora punita meno delle altre.


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