video » Oncologia, sciopero della fame-bis

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sciopero della fame falconi“Abbiamo iniziato lo sciopero della fame dalla mezzanotte.” Lo ha annunciato sul suo blog il giornalista teramano Giancarlo Falconi, che da questa mattina è tornato nell’atrio dell’ospedale Mazzini per chiedere “la giusta dignità per il malato oncologico”. Quattro infermieri e il consigliere comunale Valdo Di Bonaventura aderiscono allo sciopero della fame-bis, assieme a Pasquale Di Ferdinando della associazione “Robin Hood”.

Così Falconi racconta la situazione:
Tre pazienti oncologici prima della chemioterapia e tante, molte strette di mano. Ecco i nostri ispettori. I pazienti che rappresentano la cronaca reale fuori da ogni statistica ufficiale. Gli ispettori hanno relazionato sui ricoveri impropri. Un esempio. Un’aderente allo sciopero della fame ha chiesto allo sportello di prenotazione, la disponibilità per un eco mammella. Ricordiamo uno dei primi esami per arrivare alla diagnosi di patologie oncologiche. I tempi rapidi sono fondamentali nella cura dei tumori. Risposta, Luglio 2013. Ecco uno dei tanti motivi dei ricoveri “impropri”. Perchè insieme a infermieri, medici, pazienti, famigliari dei malati di cancro, abbiamo deciso di fare lo sciopero della fame? Perchè ci è stato chiesto dai malati di cancro, da noi malati di cancro, perchè in un day Hospital 1 solo medico per 26/27 pazienti significa ore di attesa. Perchè il medico che ci avevano promesso è stato spostato in part time. Perchè i locali che ospitano il day Hospital sono piccoli e insufficienti. Perchè non si può chiamare Sanità virtuosa un solo medico per 27 pazienti in chemioterapia. Perchè non esiste nella pianta organica la figura dello psiconcologo, che aiuterebbe il sistema famiglia, paziente, infermiere, medico. Perchè non è stata mai sostituita la dottoressa in maternità. Perchè a Giulianova nello stesso caso è stata immediatamente sostituita. Perchè non si possono spendere centinaia di migliaia di euro in un’ Ufa… ( L’UFA non è la versione femminile dell’ufo, ma è l’unità per i farmaci antiblastici. Una stanza particolare dotata di una cappa professionale capace di assorbire e aspirare le esalazioni della preparazione dei chemioterapici. L’unita Ufa è stata inaugurata sotto l’ala protettrice e lungimirante di Venturoni, Di Michele e Palmeri. Un’ottima idea perchè avrebbe evitato il tragitto Giulianova-Teramo a cui quotidianamente questi importanti e costosi farmaci sono sottoposti. La cappa dell’UFA teramana pur essendo costata all’incirca duecntomila euro… non è mai entrata in funzione per motivi di sicurezza). Perchè non è mai entrata in funzione? Perchè la Procura di Teramo non indaga? Perchè non si possono sprecare circa 150mila euro all’anno in farmaci antiblastici. Perchè non si è rispettato il Piano Sanitario Regionale a Teramo. Si legge dal PSR 2008-2010 (che è ancora in vigore, poichè la consiliatura di Chiodi non ne ha emanato un altro). Il principale obiettivo da perseguire nel triennio: Formalizzazione dei Poli Oncologici (da parte delle Direzioni generali aziendali – entro 3 mesi dall’approvazione del PSR) Perché a Teramo non è stato mai attivato il Polo Oncologico ne nominato il direttore del suddetto Polo, mentre a Chieti e Pescara sono attivi i Dipartimenti Oncologoci oltre ovviamente ai Poli Oncologici?


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About the Author

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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