Sfuma il sogno della promozione in A2 per l’Original Marines. La squadra pescarese è stata superata alle Naiadi dall’Arechi Salerno 10-9, nella “bella” della serie ma sulla partita pesa ancora una volta un arbitraggio non all’altezza di una sfida tanto delicata che alla fine ha favorito il sette campano, a suo agio nella bagarre che inevitabilmente si è accesa nella parte finale della partita. Era successo anche in gara-2, con la coppia arbitrale sfacciatamente a favore del Salerno. Alle Naiadi i fischi sono stati meno a senso unico, ma comunque se si va a leggere il referto, si scopre che i padroni di casa hanno avuto 10 superiorità numeriche contro le 15 dei campani. Se poi si fa il computo delle tre sfide, allora il quadro è completamente sbilanciato: il Salerno, che pure ha disputato due gare in trasferta, ha avuto sempre e comunque più superiorità numeriche con un saldo a favore importante (una ventina in più). Davvero troppe per non generare il sospetto che forse in A2 doveva salire il Salerno. Arbitri a parte, l’Original deve anche riflettere sugli errori commessi in fase realizzativa. La squadra di Gobbi, dopo una partenza lenta, sembrava avere il match in pugno nel terzo tempo, quando conduceva con due gol di vantaggio (7-5). Nell’ultima e decisiva frazione tanta bagarre che, come detto, ha fatto il gioco della squadra campana, alla fine più lucida sotto porta. Davvero un peccato anche per il numeroso pubblico accorso alle Naiadi che non ha smesso mai di incitare il sette di casa.

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