video » Parco della Costa teatina: Orlando, l’accordo politico c’è

orlando ministro“L’accordo sul realizzare un parco che abbia il pieno consenso delle amministrazioni coinvolte per costruire insieme la perimetrazione, la disciplina e a ragionare insieme sulla governance che sia espressione del territorio e che tenga conto anche delle esigenze del territorio”. E’ quanto ha dichiarato il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, questo pomeriggio a Chieti, presso la sede della Provincia, dove ha partecipato ad una riunione con i sindaci della costa chietina riguardante la perimetrazione del parco della costa teatina. “Su questa base abbiamo deciso di andare avanti e di mandare avanti un progetto per la realizzazione del parco che e’ fermo da 13 anni”. La discussione – ha proseguito il ministro – e’ stata una discussione non formale. Vi e’ stata un apertura di credito, una disponibilita’ ad andare avanti. L’accordo politico sul fatto di costruire un parco con questi presupposti c’e’. Ora bisogna che questi presupposti vengano concretizzati a partire dal ruolo che deve svolgere la Regione nell’azione di regia con una disponibilita’ del ministero ad accogliere le indicazioni che vengono dai comuni e con una volonta’ comune di costruire un governo del territorio che non sia una forma di ingerenza esterna ma un modo di valorizzare delle attivita’ a valenza ambientale che va riconosciuta e promossa”. “Penso che prima del 31 dicembre – ha proseguito il ministro Orlando – saremo nelle condizioni di fare il passo conclusivo. Mi pare che sulla perimetrazione la Regione abbia fatto un buon lavoro. Adesso – ha proseguito – il problema vero e’ dare un corpo politico, un sostegno politico, spiegare alle persone che molte ragioni che avevano visto delle ostilita’ possono essere superate e a livello normativo e con la costruzione di una governance vicina ai cittadini, vicina ai territori. Mi pare insomma che in questo senso molti degli elementi di perplessita’ possano rientrare e che ci possa essere una concordia complessiva degli enti coinvolti ad andare nella direzione della piena attuazione di cio’ che indicava la legge 13 anni fa.” 

Una “raccolta organica e ragionata delle informazioni consolidate e disponibili” con l’obiettivo di “definire un quadro quanto più completo possibile sullo stato delle conoscenze in materie e di consentire più accurate e solide analisi dei costi e dei benefici conseguenti”. Queste le richieste del ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, in una lettera all’Ispra in merito alla ricerca di idrocarburi. Il ministro dell’Ambiente, che a Chieti ha incontrato otto sindaci della costa teatina alla presenza del prefetto, Fulvio Rocco De Marinis, dell’assessore alle Politiche Agricole Mauro Febbo e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanni Legnini, interviene così su recenti atti di sindacato ispettivo e su alcune attività delle competenti commissioni parlamentari che chiedono chiarezza sulla relazione tra le attività di esplorazione per la ricerca e la coltivazione di campi di idrocarburi, sulla terraferma e in mare, e l’aumento, se non l’innesco, di una ulteriore attività sismica non trascurabile anche su scala regionale. Orlando nella lettera all’Ispra ricorda la costituzione presso il Dipartimento della Protezione civile della commissione internazionale Ichese, che ha avviato i lavori nel giugno 2013 proprio sull’argomento. “Sono consapevole che la problematica – scrive Orlando – non può essere oggetto di una risposta da parte di Ispra, in quanto non rientrante tra le specifiche attribuzioni dell’istituto. Tuttavia ritengo opportuno che l’ente proceda ad una raccolta organica e ragionata delle informazioni consolidate e disponibili, così come di quelle prodotte dalle attività poste oggi in essere da altri soggetti e autorità”. Proprio a largo della costa teatina, oggetto dell’incontro a Chieti, c’è l’ipotesi per una nuova piattaforma.


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