video » Per smaltire i fanghi…una “boccetta di profumo”

cuoredellarondinella

DRAGA PEI particolari nell’ordinanza di 72 pagine emessa dal Gip del Tribunale dell’Aquila Marco Billi in relazione alle misure cautelari nei confronti del progettista e coordinatore Provveditorato opere pubbliche Luigi Minenza e degli imprenditori Luca e Galileo Nicolaj, danno uno spaccato importante della vicenda al centro dell’inchiesta sul primo e secondo lotto dei lavori di dragaggio al Porto Canale di Pescara, in una fase in cui, a seguito del sequestro della discarica della Europiemme di Collecorvino ci si trova nella condizione di smaltire ulteriori 10.000 metri cubi di fango e conferirli a discarica facendosi riconoscere maggiori oneri. Per raggiungere lo scopo i Nicolaj decidono di consegnare una tangente a Luigi Minenza affinchè convinca il dirigente regionale per l’ambiente Franco Gerardini ad autorizzare il conferimento in discarica, soluzione che, second Gerardini, non sarebbe stata percorribile se non attraverso una variante nei termini dell’appalto da sottoporre nuovamente ad approvazione. In un’intercettazione ambientale all’interno dell’Audi di Luca Nicolaj, il figlio Galileo parla di una boccetta di profumo e poi gli chiede cosa vuole fare con questa ed il padre vorrebbe darla solo ad uno, Minenza appunto, piuttosto che spartirla con Dario Compagnone, non indagato. Minenza e Nicolaj s’incontrano a metà strada tra Pescara e Roma, al casello di Avezzano, lì avviene la consegna dei duemila euro non prima di essersi preoccupati se in giro ci siano delle telecamere nascoste.


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