video » Pescara: accoltellato a morte il noto pasticciere Giandomenico Orlando.

giandomenicoorlandoIl titolare di una nota pasticceria di via Puccini, Giandomenico Orlando, è stato accoltellato alle 8 del mattino davanti all’ingresso dei laboratori del suo locale. Trasportato in ospedale l’uomo, che aveva 67 anni, è morto. La Polizia di Pescara ha subito individuato l’aggressore. Si tratta di Raffaele Grieco (nella foto), un 40enne, che avrebbe accoltellato il commerciante al culmine di una lite poi degenerata. Tra i due vecchie ruggini condominali, anni di screzi, con denunce e procedimenti pendenti. Secondo una prima ricostruzione Grieco, per l’ennesima volta, avrebbe affrontato la vittima per problemi relativi alla gestione del locale, rumori e vivibilità. In particolare si sarebbe lamentato dei rumori del laboratorio che avrebbero impedito alla madre di dormire.
Al momento dell’accoltellamento Orlando non era solo nel laboratorio della pasticceria. Di certo c’era il figlio Alessio, finito nel mirino dello stalker già da tempo, ed è stato lui a soccorrere il padre, rendendosi conto immediatamente della gravità delle sue condizioni. Con loro c’erano anche altre persone, pare fornitori dela pasticceria. Sulla porta del laboratorio è arrivato in pochi secondi un addetto della vicina scuola, che ha sentito le urla, ha soccorso il ferito e ha visto l’accoltellatore in fuga con l’auto, a forte velocità. Orlando, sposato con Patrizia Chiavaroli, aveva anche un’altra figlia, Francesca; tutti impegnati nella pasticceria di via Puccini, una delle più conosciute di Pescara ormai da anni. Verosimilmente le coltellate hanno provocato la lesione della arteria succlavia. La salma è stata portata all’obitorio a disposizione dell’autorità giudiziaria.

pm omicidio

La disperazione dei familiari
Rabbia, dolore e scene di disperazione subito dopo l’accoltellamento mortale di Giandomenico Orlando. La moglie e i figli hanno accusato anche dei leggeri malori all’interno del bar-pasticceria di via Puccini, tanto da richiedere l’intervento di una ambulanza. Urla e pianti disperati dall’interno dei locali si sono uditi distintamente sulla strada che, all’ora dell’accoltellamento, era piena di gente, considerando anche la presenza della scuola elementare proprio di fronte il luogo dell’omicidio. 
Tanti, fra parenti ed amici della famiglia Orlando, sono poi arrivati al pronto soccorso dell’ospedale civile dove i sanitari si sono prodigati con le manovre rianimatorie senza però riuscire a salvare il pasticciere. Nel piazzale antistante il Pronto Soccorso si trovano anche alcuni agenti della Polizia. 

Trovate armi in casa del  buttafuori
Nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Giandomenico Orlando, detto Gianni, la Polizia ha sequestrato nell’abitazione di Giovanni Grieco quattro pugnali, un machete, una catena, uno sfollagente e un nunchaku. L’arma del delitto, che sarebbe un coltello, non è stata trovata, e Grieco è stato visto fuggire proprio con un coltello. Il personale della Squadra Mobile ha ascoltato sia Alessio, figlio della vittima, che la sua compagna, e un operaio che erano sul posto al momento dell’aggressione. Pare che Grieco sarebbe arrivato sul posto con l’auto, l’avrebbe fermata in diagonale sulla strada e dopo una breve discussione avrebbe aggredito Orlando, uscito dal locale per gettare la spazzatura. Poi sarebbe andato via. Gli investigatori parlano del buttafuori come di una persona “pericolosa, violenta e armata” e per questo chiede ai cittadini di far arrivare segnalazioni sulla Mini Cooper. 

Il Cordoglio di Confartigianato
Confartigianato Pescara esprime cordoglio per il lutto subito dalla famiglia del noto pasticciere Giandomenico Orlando. Il presidente Luca Di Tecco, i rappresentanti di categoria e tutti i collaboratori di Confartigianato Pescara – si legge in una nota dell’associazione – sono costernati per quanto di tragico accaduto. “Lo ricorderemo per le sue notevoli abilita’ professionali, che lo hanno reso tanto famoso ed apprezzato – afferma Di Tecco – ma soprattutto per le sue doti umane. Tutta Confartigianato Pescara – conclude il presidente – e’ vicina alla moglie e al figlio, costretti a subire questa incolmabile, dolorosa perdita, resa ancor piu’ amara dall’imprevedibile tragedia che l’ha provocata. Un grande maestro artigiano ci lascia”.


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