video » Pescara “invade” l’Islanda, l’ironia dei tifosi sul web

tifosi pescara facebook islandaPescara “invade” l’Islanda. Più che prenderla con filosofia, i Pescaresi l’hanno presa con ironia: dilaga sempre di più, in queste ore, l’invasione (pacifica) dei tifosi biancazzurri sulla pagina facebook della Federcalcio islandese. In questi giorni, tifosi abruzzesi scatenati contro la decisione della nazionale scandinava che ha convocato la mezzala biancazzurra Bijarnason per la gara di qualificazione agli Europei impedendogli di prendere parte alla finale dei play off col Bologna, finita con la promozione degli Emiliani in serie A. L’Islanda se la vedrà contro la Repubblica Ceca domani in casa: in palio c’è il primato del girone, e di certo i tifosi biancazzurri non sosterranno l’Islanda nell’impresa. L’offensiva è stata innescata dalla pagina Facebook satirica Abbruzzo di Morris che ha coinvolto centinaia e centinaia di Pescaresi e Abruzzesi. Una singolare “guerra” a suon di ironia, che è balzata agli onori dei titoli dei maggiori quotidiani italiani e islandesi, oltre che sulle maggiori reti televisive e radiofoniche. “Ridateci Birkir o vi mandiamo Razzi!”, ma pure “A zappà la terr avet jì, anz a squaglià lu ghiaccj “, e “V’addà cummannà Renzi pur a vuj…”. Sono solo alcune delle centinaia di proteste esilaranti, la maggior parte in dialetto, che i tifosi del Pescara hanno postato sulla pagina facebook della federcalcio islandese KSÍ – Knattspyrnusamband Íslands. “Che ve puzza fa 12 mis d’estat!”, scrivono i tifosi che non hanno digerito affatto lo “scippo” del centrocampista autore di ottime prestazioni con 12 gol durante la stagione. Il Pescara aveva provato a trattenere Birkir Bjarnason, garantendo la federcalcio islandese che avrebbe mandato in tempo il giocatore in patria per permettergli di scendere in campo contro i Cechi, ma la proposta non è stata accettata. Tra le esilaranti proteste inviate anche “Ardatc a Bjarnson senno sbarcam ngh D’Alfons”, ossia ridateci il giocatore se no sbarchiamo con D’Alfonso, il presidente della Regione, e “Se non vncem perché v set frgat Bjarnason invadem l’Islanda e cucem li rustell ng lu fuoc d’ lu vulcan”, pericolosissima minaccia visto che i “rustell” sono i tipici arrosticini da cuocere alla brace. Ma a chiarire l’avversione che i tifosi pescaresi nutrono per la scelta degli islandesi c’è un deciso “manco a bocce in discesa vincete!”, rafforzato da “N zapéte mang gne è fatt lu pallòne, juchéte a carling che è mije”. Le buone prestazioni di Bijarnason ne fanno un possibile obiettivo di mercato di alcune squadre di A come il Palermo. Poco più di 300.000 abitanti per l’Islanda, quanto la sola provincia di Pescara, e i tifosi islandesi a dir poco perplessi, che si sono visti invadere la pagina facebook da una non ben precisata lingua. La maggior parte dei commenti, infatti, è in dialetto pescarese, e scrive un navigante “Non so nemmeno che lingua sia, non è Italiano, Google traduttore non la riconosce”. Detto, fatto: per questo nasce il gruppo, adotta un Islandese per tradurre dal dialetto pescarese all’Italiano. Il senso dell’umorismo non manca, tutto sta, ora, nel vedere come l’ha presa il popolo d’Islanda, così riservato. Magra consolazione è che almeno tutti gli Islandesi sanno, ora, dove sia l’Abruzzo e non pochi tifosi di altre squadre, dopo aver letto gli esilaranti commenti dei tifosi biancazzurri, abbiano adottato come seconda squadra, proprio il Pescara. E’ salutare non prendersi troppo sul serio, anche perché l’ironia è una cosa seria, diceva qualcuno, anche e soprattutto nel calcio.


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