video » Pescara: Metal Detector abbandonati in Tribunale. Il Comune: “altri in comodato alla Saga”

metaldetectorI tragici fatti di Milano hanno riproposto a livello nazionale il tema della sicurezza nei Palazzi di Giustizia. Già nelle scorse settimane ci eravamo occupati della percezione o più concretamente del livello di sicurezza nel più grande Palazzo di Giustizia d’Abruzzo, quello di Pescara. S’ipotizzava dei metal detector che a Milano non avevano funzionato e di contro del fatto che, al di là di un capillare servizio di videosorveglianza e della presenza di diverse guardie giurate, a Pescara di metal detector non ce n’erano. Ebbene é bastato curiosare un pò, nemmeno in posti così nascosti, per fare una clamorosa scoperta: In un antro sulla sinistra dell’ingresso principale, nascosto dalle vetrate impolverate un impianto di metal detector, del tipo di quelli che si vedono negli aeroporti, con tanto di monitor e tastiera di un sopporto informatico. In via confidenziale ci dicono che un altro impianto identico a quello sarebbe nascosto nei sotterranei. Facendo qualche ricerca più dettagliata veniamo a scoprire che si tratta di strumentazioni acquistate dieci anni fa, sicuramente dall’amministrazione comunale che gestisce tutt’oggi la struttura, che in passato il personale é stato anche invitato a frequentare un corso di formazione a Fiumicino e sembrerebbe che questi impianti, per quanto inutilizzati, siano sottoposti anche a manutenzione annuale. Ad interessarsi immediatamente della vicenda, subito dopo la nostra scoperta, il Movimento 5 Stelle pronto a dare battaglia in tutte le sedi competenti per accertare se ci troviamo di fronte ad un lampante caso di sperpero di denaro pubblico: “Faremo tutti gli accertamenti del caso – assicura Domenico Pettinari consigliere regionale del M5S – se i nostri sospetti dovessero trovare conferma ci troveremmo di fronte ad un fatto gravissimo.” Proprio nei giorni scorsi, stando a quanto ci hanno riferito i consiglieri comunali del M5S, il sindaco Alessandrini aveva parlato della necessità di dotarsi di metal detector ma che le esigue disponibilità economiche dell’Ente non consentivano di sostenere questa spesa: “Possibile che il sindaco non sappia il fatto che quegli strumenti sono già stati acquistati dieci anni fa dall’Ente che guida? – replica la capogruppo del M5S al Comune di Pescara – questo ed altri quesiti gli sottoporremo già martedi in Consiglio Comunale con un’interrogazione urgente.”

LA NOTA DEL COMUNE: “GLI IMPIANTI SONO STATI PRESTATI ALLA SAGA”
In merito a quanto apparso a mezzo stampa sui presunti “metaldetector in disuso presso il Tribunale di Pescara”, il Comune di Pescara precisa quanto segue:
“Stando a quanto risulta agli uffici comunali competenti e a fronte delle recenti riunioni della Commissione Manutenzione del Palazzo di Giustizia a cui ho personalmente partecipato – afferma il sindaco Marco Alessandrini – il Tribunale non dispone di impianti metaldetector, bensì di “radiogeni”, ovvero impianti che servono per scannerizzare il contenuto di borse e bagagli a mano, provvisti anche di monitor. Due di queste tre macchine, facenti parte del progetto ” impianti speciali di controlli accessi” attuato nell’ ambito dell’appalto di realizzazione del Nuovo Palazzo di Giustizia di Pescara, due mesi fa sono state date in comodato d’uso alla Saga per un’emergenza da gestire sul fronte controlli doganali, come risulta da quanto richiesto dalla Società alla Commissione di Manutenzione del Palazzo di Giustizia.
Si fa presente che il responsabile della sicurezza negli uffici giudiziari è il Procuratore Capo, membro della Commissione Manutenzione, di cui fanno parte il Presidente del Tribunale, il Sindaco per il Comune e i referenti degli altri Uffici Giudiziari, nonché i Dirigenti di Tribunale e Procura. Né l’Amministrazione, né la Commissione hanno disposto l’acquisto di nuovi impianti di controllo, visto che due metaldetector, ovvero gli archetti sotto cui vengono fatte passare le persone per il controllo, sono stati richiesti alla Saga in comodato d’uso e arriveranno a giorni, quindi senza oneri di acquisto. In merito all’attivazione degli impianti, sia radiogeni che metaldetector sarà il Procuratore ad arrivare a una decisione condivisa con la citata Commissione. Una svolta in merito si avrà martedi, alle 11 quando la Commissione tornerà a riunirsi proprio per decidere come operare al fine di rendere la struttura più sicura dopo i fatti di Milano e per stabilire anche le modalità, perché l’attivazione dei radiogeni richiede due unità aggiuntive di personale per il controllo”.


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