Cancellazione di un debito di circa 700 mila euro e  riduzione del canone annuo a carico della società: sarebbero stati questi i motivi del duro scontro in occasione del tavolo politico di centrodestra dei giorni scorsi a Pescara tra il leader di Pescara Futura Carlo Masci ed il caporguppo dell’Udc in Comune Vincenzo Dogali. Tema del contendere, le sorti della dell’azienda municipalizzata Pescara Parcheggi, società al centro, non da oggi, di vicende legate ad una situazione di sofferenza finanziaria non di poco conto. La delibera ferocemente contestata da Dogali, da sempre sostenitore del ritorno alla gestione diretta da parte del Comune dei parcheggi in città, aveva lo scopo di salvare la società dal sicuro fallimento,  ma l’uscita degli assessori Udc al momento del voto in Giunta, non é stato affatto gradito da Masci che, intanto, non molla la presa dal controllo della società indicando, per la sostituzione del dimissionario Roberto Core dall’incarico di amministratore unico, un altro uomo di sua fiducia, il consigliere di Pescara Futura Marco Mambella, già presidente della Commissione Urbanistica e pronto a lasciare tutti gli incarichi in Consiglio Comunale a vantaggio dei primi non eletti della Lista Civica Emilio Di Genova.

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