Il porto di Pescara è stato riaperto, almeno ufficialmente, nella realtà di tutti i giorni i problemi restano per marineria, operatori turistici e commerciali a causa dei fondali dragati parzialmente. Così i consiglieri comunali del Pd mettono in evidenze le problematiche del porto pescarese, in particolare, spiega Moreno Di Pietrantonio, i mancati collegamenti, per il terzo anno consecutivo, con l’altra sponda dell’Adriatico, collegamenti marittimi venuti meno solo negli anni della guerra. Sono 100 all’incirca i lavoratori tra licenziati o in cassa integrazione che ruotano attorno allo scalo pescarese. I consiglieri del Partito Democratico sollecitano l’amministrazione comunale a farsi mediatrice con le altre istituzioni per il porto di Pescara. In particolare con l’approvazione del Piano Regolatore Portuale e la VAS, la valutazione ambientale strategica. Senza il piano regolatore, prosegue Di Pietrantonio, non potranno essere utilizzati nemmeno i 20 milioni di euro, annunciati due giorni fa, dal ministro Lupi per il porto della città.

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