PESCARA – Sabato scorso l’ultimo capitolo della diatriba con il suo partito, astenendosi nella votazione sulla variazione di bilancio per ridurre il canone a “Pescara parcheggi”. Ora la rottura, definitiva. Renato Ranieri lascia il Pdl, dove era stato eletto in comune nel 2009 e passa all’opposizione con Futuro e Libertà. “L’amministrazione – ha spiegato il presidente, quasi di sicuro uscente, della Commissione finanze – è troppo ingessata da parecchio tempo e non riesce a tracciare una linea programmatica seria, dai lavori pubblici agli aspetti di bilancio e fiscali. Le scelte drastiche del 2012 dall’Imu ai tagli alla spesa sono stati dolorosi ma necessari per far quadrare i conti. L’anno prossimo dovranno essere affrontate scelte ancora più drastiche per la tasche dei cittadini, su temi fondamentali come la Tares, ad esempio, e non è possibile farlo – ha dichiarato Ranieri – senza idee. Il nostro obiettivo – ha concluso il consigliere – è invece ben definito. Abbassare il più possibile le tasse ai cittadini tagliando la spesa”. Con il suo addio si fanno sempre più insistenti le voci danno Ranieri come già proiettato in un’altra realtà, come candidato alle prossime elezioni regionali. Ipotesi non smentita dall’interessato. Che ha una risposta secca anche per il capogruppo del Pdl Armando Foschi. L’esponente della maggioranza aveva attribuito alla sua decisione scarsa lungimiranza politica. “Non parlo la loro lingua” ha ribattuto Ranieri. A fargli  eco il segretario regionale di Fli, il deputato Daniele Toto, per il quale le reazioni sguaiate alla decisione tradiscono un modo di fare politica che ha portato la regione e l’intero paese allo stremo.

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