“Sono finita sotto processo per aver detto chiaramente di aver votato Rodotà, a fronte di altri 100 che hanno affossato Prodi il pomeriggio dopo averlo acclamato la mattina”. Non ci sta ad essere additata come capro espiatorio dei giorni più bui del PD la senatrice Stefania Pezzopane, che per non aver sostenuto Marini è finita nel mirino dei parlamentari del PDL Razzi e Pelino, ma anche del “fuoco amico” dei colleghi di partito D’Alessandro e Ginoble. “Io ho apertamente contestato non Marini, ma quel metodo e quella logica di governissimo che i nostri elettori non hanno accettato”, ha detto nella lunga intervista telefonica rilasciata stamani a Rete8News24. “Il comportamento più scandaloso”- aggiunge la Pezzopane- ” è quello di Bruno Vespa, che dopo avermi insultato una prima volta, nonostante una lettera di rettifica non ammette l’errore. E anche ieri sera a “Porta a Porta” ha ripreso con gli insulti nei miei confronti senza contraddittorio”.
- Al telefono Stefania Pezzopane senatrice PD
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“La decisione della senatrice Pezzopane di non votare Marini al primo turno dell’elezione del Presidente della Repubblica è stata una scelta corretta, che il Partito Democratico dell’Aquila condivide. L’elezione di Franco Marini, sebbene persona onesta e degnissima, non sarebbe stata la risposta giusta alle istanze di cambiamento che arrivano dalla società e dal nostro elettorato, esplose alle elezioni di febbraio”. E’ quanto sostiene il Pd dell’Aquila. “Inoltre Marini – si legge in una nota – non era il candidato in grado di compattare il partito, e l’esito del voto sta lì a dimostrarlo. Vanno riconosciute inoltre a Stefania Pezzopane l’onestà e la trasparenza di aver dichiarato il suo voto, e va smentita una leggenda metropolitana che si è diffusa sui media in queste ore, che Marini le avrebbe cavallerescamente ceduto il posto di capolista al Senato. Non è così: quel posto é il riconoscimento per la vittoria alle primarie. Primarie a cui Marini nemmeno ha partecipato, beneficiando di una deroga”.
GINOBLE E D’ALESSANDRO L’ATTACCANO
” Più si difende e più perde la causa”. Con una battuta il capogruppo del PD alla regione Abruzzo Camillo D’Alessandro ed il deputato Tommaso Ginoble rispondono alle dichiarazioni della Senatrice Pezzopane. ” Garzie a franchi tiratori come lei – concludono gli esponenti del PD – siamo tornati all’ipotesi Marini, ma senza Marini, senza Bersani e senza Prodi. Atteggiamento come questi hanno alimentato lo sconforto nel nostro popolo e negli abruzzesi. Complimenti.”
PEZZOPANE ANNUNCIA: “HO VOTATO NAPOLITANO”
“Ho appena scritto sulla scheda Giorgio Napolitano. La proposta del PD, approvata all’unanimità dall’assemblea dei grandi elettori”. Così su Facebook l’unica senatrice abruzzese del Pd Stefania Pezzopane, capolista in Abruzzo alle ultime elezioni, che dopo la prima votazione, l’altro ieri, aveva scritto su Twitter di avere scelto Rodotà. “Napolitano è stato un grande Presidente, coraggioso e leale, molto amato. Ho combattuto per Rodotà, mi sono presa attacchi e critiche sleali per questa scelta di votare Rodotà, ma non c’erano più margini nel PD per lui, ho constatato stamattina la chiusura totale. Non si poteva più tergiversare e la nuova disponibilità a Napolitano è stata chiesta dal PD. Lo conosco, ci è stato vicinissimo in ogni momento. Sul resto e sui prossimi giorni non c’é nessun impegno precostituito. Lo ha detto Napolitano nella sua dichiarazione e lo ha affermato Bersani con fermezza nella riunione. Aspetto lo scrutinio”. Stamani, dopo le accuse di ‘tradimento’ della sua terra per la scelta di Rodotà al posto Marini, la senatrice aveva sostenuto: “non tradisce chi esprime il dissenso, tradisce chi prima fa votare per l’alternativa a Berlusconi e poi costringe una platea spaesata a votare insieme a Berlusconi”.
PEZZOPANE A RODOTA’: “DISSOCIATI DA GRILLO”
Stefania Pezzopane, tramite twitter, lancia un appello a Rodota. “Ti ho votato 3 volte disobbedendo al Pd a mio rischio e pericolo. Ho preso critiche e insulti per te, dissociati da Grillo.”
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