Quando l’ambiente diventa letteratura, si scrive, si legge. Il Premio Nazionale di Letteratura Naturalistica Parco Majella è giunto alla sedicesima edizione e si è concluso nel fine settimana con la premiazione dei vincitori, in uno dei borghi più belli d’Italia: Abbateggio. Una competizione letteraria alla quale hanno preso parte scrittori, professionisti e no, giornalisti italiani e stranieri. Tanti i lavori pervenuti anche quest’anno, suddivisi nelle varie sezioni: narrativa, saggistica, giornalismo, narrativa inedita. I testi sono stati valutati da una giuria di esperti, presieduta, in questa edizione, dal sottosegratrio all’editoria, l’Abruzzese Giovanni Legnini. Il Presidente e patron del Premio, Antonio Di Marco, ha sottolineato come quest’anno gli argomenti ambientali nelle opere pervenute abbiano affrontato anche tematiche importanti e di estrema attualità per la nostra regione. E con l’interlocutore Governo, rappresentato da Legnini, si è voluto puntualizzare che l’Abruzzo, regione verde per eccellenza, debba avere l’ambiente come petrolio piuttosto che una piattaforma come Ombrina, contro cui in tanti si stanno battendo per salvaguardare la Costa dei Trabocchi. Tre giorni di cultura ma anche di escursioni, passeggiate, riscoperta del territorio hanno caratterizzato il Premio. Nella serata conclusiva, c’è stata l’assegnazione dei riconoscimenti; simbolico il premio, la riproduzione di un “tholos”, peculiarità di questa area protetta e la Targa d´Argento della Presidenza della Repubblica con gli altri premi speciali. Una manifestazione che si svolge sotto l´Alto Patronato del Presidente della Repubblica, l´egida del Columbus Centre – Centro studi e cultura italiana – di Toronto e che ogni anno riscuote consensi. Affollata la piazza di Abbateggio per la cerimonia conclusiva, con lo scenario incantanto di valli e montagne, un Abruzzo e un mondo più verde da raccontare.

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