È ripreso oggi a L’Aquila il processo per il crollo del palazzo di via D’Annunzio, nel quale la notte del 6 aprile 2009 persero la vita tredici persone. Al centro dell’udienza di oggi, la discussione delle perizie della consulente del giudice Grieco, l’ingegnere Maria Gabriella Mulas, a cui è stato affidato il compito di capire se esista un nesso di causalità in uno dei due filoni del procedimento penale che vede imputati Fabrizio Cimino e Fernando Melagrano, accusati di presunti errori nella ristrutturazione del palazzo, avvenuta circa dieci anni fa. Lavori che, secondo l’accusa, avrebbero agito da concausa nel crollo del fabbricato costruito nel 1961. Ferma la considerazione che la causa principale del crollo sarebbe il progetto errato che avrebbe reso il palazzo inadatto a resistere ad eventi sismici come quello di quattro anni fa. La Mulas, docente universitario a Milano, ha in precedenza redatto la perizia sul crollo della Casa dello studente. Presenti, oggi, in udienza anche le parti civili con i loro avvocati. La Mulas sarà ascoltata nuovamente il prossimo 5 novembre, data per la quale il giudice Giuseppe Grieco ha previsto la chiusura del processo.

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