In certi luoghi apparentemente lontani, ma maledettamente vicini, può capitare che non ancora ventenne resti vedova, anche perchè l’uomo che ti hanno costretto a sposare ha 30 anni più di te, e che non sai dove sbattere la testa, ti vai a fidare di una parente che ti organizza un viaggio gratis sola andata per l’Italia dove un lavoro umile ma onesto se ne trova in abbondanza, solo poi vieni a scoprire che quella parente ti ha venduta a gente senza scrupoli che una volta varcato il confine ti requisisce il passaporto e ti butta sulla strada. Per quanto drammatico questo é solo l’inizio della triste avventura di una ragazza rumena giunta a Pescara lo scorso aprile e che dopo aver scoperto di essere in cinta, ma solo perchè questi balordi guadagnavano di più se il rapporto avveniva senza preservativo, decide comunque di portare avanti la gravidanza e di denunciare i suoi aguzzini. La ragazza coraggio trova subito il conforto della Squadra Mobile e dell’associazione On The Road, ora é al sicuro in una località segreta del nord Italia insieme al suo bambino partorito tra indicibili dolori, i suoi aguzzini tutti arrestati, tranne uno probabilmente scappato in Romania. Coman Vasilica il capo della banda, su di lui pende una pena di 5 anni per furto di rame, la sua compagna Stefania Sin, il latitante Cristea Ionel, incaricato di reperire, per cosi dire, la merce nel suo paese, Nanu Florin, il contabile, nella sua casa verranno trovati appunti, libri mastri e 3500 euro in contanti e Iusef Chazim, detto il turco, il suo ruolo quello del picchiatore, sarebbe stato lui a levare le mani per far fuori una banda concorrente, gia smentallata qualche mese fa, e probabilmente anche a picchiare le ragazze disobbedienti. La zona quella della Pineta, Via della Bonifica, S.Silvestro, il quartier generale a Francavilla, luogo anche di vera e propria prigionia per queste ragazze, ognuna costretta a lavorare 30 giorni su 30 tra due fasce orarie, tra le 17 alle 20 e tra le 20 e le 4 di notte. Il guadagno medio era di 900-1000 euro al giorno, considerando che le ragazze in totale erano una decina, il giro di affari supera ampiamente i 100 mila euro. Tra le pieghe di questa brutta storia, un giallo nel giallo, la ragazza ha raccontato di essere arrivata a Pescara con un’altra giovane di cui sa solo il nome, Raluka e di aver perso presto le sue tracce, solo per rivederla tempo dopo con il volto completamente tumefatto, la polizia la sta cercando per trarla in salvo, mentre la coraggiosa mammina ha continuato a ricevere minacce sempre più pesanti, la più aberrante tra tutte, ti prenderemo il bambino e lo venderemo….

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