Transenne e percorso obbligato per accedere alla Porta Santa di Collemaggio. Visita-lampo per la concessione dell’indulgenza. Nessuna manifestazione religiosa all’interno della Basilica. Sarà una Perdonanza “mordi e fuggi” quella 2013, pesantemente condizionata dalla emergenza puntellamenti. Ieri l’ultimo matrimonio. Poi la chiusura fino al 2016, termine previsto per la conclusione dei lavori finanziati dall’Eni. Il Sindaco de L’Aquila Massimo Cialente non ha potuto che prendere atto, predisponendo l’ordinanza di chiusura di Collemaggio, del nuovo allarme-puntellamenti, il secondo in pochi mesi dopo quello riguardante il “corso stretto”, altra zona della città destinataria di un intervento di manutenzione per garantire la tenuta delle impalcature.
Il caso-Collemaggio riapre così inevitabilmente l’eterno dibattito sui puntellamenti, che ormai da almeno tre anni divide l’opinione pubblica della città e anche gli scienziati. Non soltanto, come sempre, si evidenziano i costi esorbitanti e gli affari legati ai primi urgenti affidamenti diretti, che hanno portato forse in alcuni casi a puntellare anche l’impuntellabile. Ma adesso ci si chiede anche fino a che punto ci si può fidare della loro tenuta: il prof. Galeota dell’Università de L’Aquila anche oggi sulle pagine del Centro ricorda come i puntellamenti siano stati fatti nell’arco di pochissimi giorni, senza studi preventivi. In sostanza tengono in piedi le pareti e i solai, ma non c’è assoluta certezza della loro tenuta in caso di nuovi eventi sismici. E poi c’è il tema della manutenzione dei puntellamenti: su questo l’assessore alla ricostruzione Piero Di Stefano ha annunciato l’arrivo dei finanziamenti per l’appalto del servizio. Ma il monitoraggio è continuo, assicurano dal Comune: non appena c’è una situazione di potenziale rischio si chiude, come successo del resto a Collemaggio.