video » Regionali: Le liste civiche di D’Alfonso

dalfonso-310512I due termini più ricorrenti sono competitività e funzionalità. Le due regioni più citate, come esempio amministrativo da seguire, l’Umbria e le Marche. Di D’Ambrosio dice: ” La sua candidatura non sta nel perimetro dell’apprezzamento della coalizione”. Così Luciano D’Alfonso, questa mattina a Pescara, nel corso di un incontro con la stampa durato un’ora circa: una convocazione per presentare le due liste civiche “Valore Abruzzo” e “Regione Facile”, ma anche per annunciare alcuni passaggi significativi del programma elettorale.
” Sono 29 i candidati per ciascuna lista, sono giovani donne e uomini con grande entusiasmo e talento umano – esordisce D’Alfonso ringraziando Lolli e Ruffini per il delicato lavoro svolto dietro le quinte. “Abbiamo attinto al mondo della politica, del sindacato, del volontariato, dello sport, della cultura, dell’università e naturalmente dell’economia per comporre queste liste – aggiunge D’Alfonso – certi di aver fatto il solo interesse dell’Abruzzo che vuole tornare a contare in un panorama europeo”. Un fiume in piena il candidato alla presidenza della Regione quando parla di competitività e funzionalità, di  “regioni modello” come le Marche e l’Umbria, delle 300 mila mani strette fino ad oggi e dei ben 13 mila chilometri d’Abruzzo percorsi. ” Chi farà l’esperienza assessorile non potrà ricandidarsi – tuona sul finale – e proveremo a normare questo orientamento nei primi 100 giorni di governo. Così come con un’apposita legge tuteleremo le parità di genere”. A telecamere ormai spente arriva la domanda su D’Ambrosio e D’Alfonso, ripetendo senza indugi la sua dichiarazione anche nel corso della nostra intervista, dice: “Non sta nel perimetro dell’apprezzamento della coalizione!”.


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