“È arrivato il momento di chiarire le responsabilità sui ritardi nella ricostruzione dell’Aquila, in particolare le responsabilità della politica”, ha affermato il presidente provinciale dell’ordine degli ingegneri De Santis e sugli strumenti adottati, come quello della scheda parametrica, giudicato inadeguato per un sisma come quello che ha colpito il capoluogo abruzzese. Uno strumento che gli ordini professionali non hanno mai condiviso nel merito. “Le istituzioni locali sono bocciate sul campo – ha sottolineato De Santis. Basti pensare che a quattro anni dal terremoto la Regione Abruzzo non è stata in grado di adottare una legge regionale su questa materia”.
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