REDAZIONE- Rifinitura senza intoppi o sorprese. Più o meno tutti in buone condizioni. Partita decisiva per Marco BARONI. Così almeno parrebbe. Condizionale quanto mai di rigore. Se così  fosse, diversi  i candidati. Su tutti Davide NICOLA, ex biancazzurro nella stagione 1998-’99 segnata da un grave infortunio. Quindi, Massimo ODDO, PILLON, CALORI, LIVERANI e DI CARLO. Più del risultato sarà, tuttavia, fondamentale  la prestazione. BARONI dovrebbe affidarsi al 4-3-1-2 già sperimentato nel corso dell’infausto match con lo SPEZIA. Indisponibili NIELSEN, FIORILLO e PUCINO, torna GRILLO dopo la squalifica. Al centro del reparto uno tra l’ex SALAMON e COSIC in coppia con ZUPARIC. Dubbi in mezzo e soprattutto davanti. MEMUSHAJ non è al meglio, ma dovrebbe esserci. Probabile conferma per SELASI. BJARNASON dal primo minuto. In attacco, certi del posto PASQUATO che giocherà  tra le linee e MELCHIORRI. Per l’altra maglia da titolare, in lizza LAZZARI, MANIERO e POLITANO. Per contro, rientri importanti: DI CESARE, BENTIVOGLIO, Andrea CARACCIOLO e capitan ZAMBELLI. 3-5-2 il sistema di gioco. Così al telefono Andrea IACONI( nel video intervista integrale), d.s. del BRESCIA e altro grande ex ( 15 anni nel PESCARA ). ” Secondo me, se dovesse andar male sarebbe un errore esonerare BARONI. Stiamo parlando di un tecnico capace. Noi dobbiamo salvarci e valorizzare i giovani in organico. L’assenza di BUDEL ( ne avrà  per sei mesi) ci penalizza. Calciatore fondamentale per far ripartire l’azione dalle retrovie. Per il mercato di gennaio sto pensando a SALAMON. Se non gioca ( come centrale nella difesa a tre è di un’altra categoria) lo chiederò ai dirigenti biancazzurri. Perché a PESCARA il dopo ZEMAN è stato devastante? Anche io ho fatto lo stesso errore quando ROSSI,    al termine della stagione 96′-’97, decise di tornare a SALERNO. Sbagliando, andai alla ricerca di un allenatore che avesse le stesse caratteristiche. Avrei, invece, dovuto azzerare tutto, dare un taglio col passato. Restammo tutti affascinati da quel 4-3-3 a dir poco spettacolare. A distanza di anni è accaduta la stessa cosa. ZEMAN non si copia. È unico, così come GALEONE o Delio ROSSI di quel periodo. L’errore è stato questo”.

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