video » Roberto Di Santo è introvabile

Di Santo RobertoCHIETI – La vicenda si fa seria. Roberto Di Santo resta “uccel di bosco” e cresce la preoccupazione, della popolazione ma anche delle forze dell’ordine, perché un soggetto che “ha una personalità disturbata, affetta da una patologia esibizionistica e antisociale” (come l’hanno definito gli esperti) può mettere in pratica altri atti violenti, come quelli dei giorni scorsi. Prima l’auto incendiata ed il tentativo di far saltare in aria una villetta a Villanova di Cepagatti, poi l’attentato al tribunale di Chieti con la vettura data alle fiamme come autentica sfida allo Stato dal quale il 58enne di Roccamontepiano si sente umiliato per episodi di giustizia negata. Violenza e delirio, testimoniato da quanto riportato nel suo blog dove campeggiano lettere scritte al Presidente della Repubblica, a Barack Obama, alla Magistratura. E da dove traspare lucidità mista a follia, come dimostrato anche dai tanti video caricati sul suo canale YouTube.
Così le ricerche dei Carabinieri di Pescara e di Chieti, coordinati dal PM Silvia Santoro, vanno avanti incessantemente. Con una certezza: Roberto Di Santo è in zona. Si cerca anche il suo camper, bianco con il tetto verde, nascosto chissà dove perché facilmente rintracciabile. Deve rispondere di tentata strage e bisogna beccarlo prima che continui con la sua strategia del terrore, che prepari un altro attentato, lucido e folle, abilissimo com’è nel maneggiare esplosivi. E per avere qualche spunto investigativo in più i Carabinieri hanno riascoltato i suoi familiari, compresa l’ex moglie di origine sudamericana, da cui ha avuto un figlio.


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