Tre regioni a confronto sui temi della sanità in occasione della tavola rotonda, organizzata a Pescara dal gruppo di lavoro del Partito Democratico. Piano di risanamento e ottimizzazione delle risorse , una sola Azienda sanitaria regionale , prevenzione . Alcuni dei punti sui quali è stata incentrato il dibattito che ha visto confrontarsi amministratori, esponenti politici , esperti che operano a vari livelli sel settore sanitario abruzzese con gli assessori di Toscana e Marche Luigi Marroni e Almerino Mezzolani e il Sub commissario Giuseppe Zuccatelli. “Sono molteplici le criticità da risolvere in Abruzzo è stato evidenziato paragonando la situazione con il sistema sanitario di Marche e Toscana ” ha evidenziato il vice presidente del consiglio regionale d’Abruzzo Giovanni D’Amico.” La prima scelta sarà la nuova architettura delle ASL – ha spiegato il capogruppo del PD Camillo D’Alessandro – siamo per la ASL unica regionale modello Marche con la previsione di Aziende ospedaliere su aree vaste. Si può ragionare su alternative , ma di certo ciò che non sarà mai più riproponibile e’ il modello attuale : le asl provinciali. Da Asl burocratiche ad ASL funzionali, penso ad esempio alla area metropolitana, in 6 chilometri non possono coesistere due asl, due programmazioni quasi competitive tra di loro. Secondo punto – propone D’Alessandro – patto tra regioni limitrofe per attivare anche nella nostra Regione l’elisoccorso per salvare vite, nelle Marche ci sono 24 piattaforme per elicotteri . Terzo : nessun risanamento regge se l’Abruzzo paga 135 milioni di euro di Mobilità passiva , cosa accade in Abruzzo. Va recuperato – conclude D’Alessandro – il valore della programmazione unitaria sanitaria che in Abruzzo non esiste, parcellizzata come e’ ed alimentata da lotte inutile ed oggi superate . Ma prima di ogni altra cosa e’ necessario che si ristabilisca la normalità in Abruzzo ponendo fine al commissariamento “.

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