“Del Turco non era a Collelongo quando Angelini dichiara di aver consegnato la famosa tangente in cambio della busta delle mele”. Questa la tesi della difesa dell’ex governatore che sventola la prova regina, il reportino dell’autista Luigi Di Luzio riferito a quel famoso 2 novembre del 2007, in base al quale Del Turco quella sera era ad Avezzano e non a casa sua a Collelongo. In realtà la Procura aveva già acquisito da tempo tutti i reportini dal 2006 al 2007 evidenziando una lunga serie di anomalie, le stesse anomalie che ha individuato il collegio dei giudici presieduto da Carmelo De Santis il quale oggi ha voluto sentire una seconda volta l’autista sottoponendogli numerosi report e chiedendogli chiarimenti. Di Luzio si é trincerato dietro a molti “non ricordo” e non ha saputo spiegare alcune anomalie, come una in particolare dove risulta essere uscito dalla sua casa di Magliano alle 8.00, essere passato per Avezzano e rientrato a Magliano alle 19.00 solo per fare rifornimento, tanto da far dire a De Santis – ma lei di solito impiega 12 ore per fare il pieno alla macchina? Riguardo al reportino del 2 novembre del 2007, da lì risulta che Di Luzio ha lasciato Del Turco ad Avezzano. Secondo la difesa questo dimostra che l’ex governatore non era dunque a Collelongo, ma al di là dei soliti “come faccio a ricordare dove ho lasciato il presidente”, appare chiaro che Del Turco sia arrivato ad Avezzano intorno alle 16.00 ed ha avuto tutto il tempo di farsi riaccompagnare da qualcun altro a Collelongo in un orario certamente compatibile con l’arrivo di Angelini intorno all’imbrunire. Una prova regina, dunque, che obiettivamente non convince del tutto. Intanto stamattina ha deposto anche l’ex questore della Camera l’onorevole Franco Colucci, teste di difesa di Aracu. Colucci ha riferito in pochi minuti sui suoi rapporti di grande amicizia e stima con Aracu e di conoscenza con l’imprenditore Venceslao Di Persio il quale, in una circostanza, gli avrebbe confidato di quanto amasse spendere l’ex moglie di Aracu Maria Maurizio, la stessa che Colucci ha querelato per aver dichiarato nel famoso memoriale di un costoso regalo di Aracu, un rolex d’oro mai, in realtà, ricevuto.

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