Può una semplice crocetta rappresentare il metodo più efficace per valutare un Istituto Scolastico? A questo mira l’ultima trovata del Ministero dell’Istruzione con l’introduzione delle Prove Invalsi, semplici questionari divisi per materie sulla base dei quali vengono create delle “graduatorie di merito” che determineranno l’entità dei finanziamenti. A questo strumento si oppongono fermamente organizzazioni studentesche e sigle sindacali che questa mattina hanno dato vita a dei presidi davanti agli Istituti di Scuola Superiore, rifiutandosi di partecipare alle prove: ” E’ un metodo che non tiene conto della capacità critica dei nostri ragazzi e non é inclusivo – spiega Laura Di Nicola di Cobas Scuola – proprio i nostri colleghi, gli insegnanti di sostegno si lamentavano del fatto che da queste prove sono esclusi, ad esempio, i ragazzi disabili.” Alla valutazione meccanica gli studenti preferiscono una valutazione narrativa dove, piuttosto che barrare una semplice casella, si dia la possibilità di motivare il proprio livello di apprendimento.”E poi al termine di queste valutazioni – fa notare Federico Vernarelli di “Alternativa Robelle” – a causa delle graduatorie di merito verranno assicurati fondi a scuole che meno ne hanno bisogno rispetto ad Istituti che vivono, invece, particolari disagi ed avrebbero bisogno di maggiore sostegno.”

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